(Credit Foto: Lavinia Quagliotti)
COMO – La finale di Coppa Italia Femminile, disputatasi sabato 17 maggio nella splendida cornice dello Stadio Sinigaglia, affacciato sulle rive del lago di Como, non è stata soltanto il trionfo della Juventus Women, alla conquista del secondo titolo stagionale dopo lo scudetto. La finale è stata, soprattutto, la celebrazione della passione e dell’emozione che solo il calcio sa regalare.
In un’atmosfera primaverile carica di energia, il pubblico ha respirato un clima raro: gioia autentica, senso di appartenenza e un entusiasmo travolgente, sprigionati dagli spalti gremiti. I tifosi, giunti numerosi da Torino e da Roma, hanno invaso pacificamente Como per sostenere le protagoniste di una finale che ha segnato un nuovo record: oltre 7.000 spettatori presenti al Sinigaglia, cifra mai raggiunta prima per questa competizione.
In questo scenario suggestivo, la presidente della Divisione Serie A Femminile, Federica Cappelletti, ha voluto esprimere il proprio entusiasmo, dopo aver rivolto i complimenti alle due squadre finaliste:
“Complimenti alla Juventus, capace di bissare con la conquista della Coppa Italia la vittoria dello scudetto, ma ci tengo a fare i complimenti anche alla Roma, capace di arrivare a questa finale, e soprattutto allo splendido pubblico di Como.
Mi sono davvero emozionata nel vedere uno stadio pieno di tifosi arrivati da Torino e da Roma, di famiglie, di bambine: spettacolo in campo, atmosfera meravigliosa fuori, questo è il calcio che vogliamo vedere e per il quale continuiamo a lavorare quotidianamente.”
Dichiarazioni significative, quelle della presidente Cappelletti, che confermano una visione chiara per il futuro del calcio femminile italiano: una crescita strutturata, partecipata, sostenuta dalla presenza costante del pubblico e da un lavoro quotidiano.
Un messaggio condiviso anche da Sara Gama, leggenda e ormai ex capitana della Juventus Women, che ai microfoni di Piemonte Sport aveva sottolineato l’importanza di continuare a costruire il movimento partendo proprio dalle bambine, vera colonna portante del calcio femminile italiano.
Un lavoro che, come ribadito dalla stessa Cappelletti, deve essere quotidiano, affinché questi momenti non rimangano semplici exploit isolati. Un concetto già espresso anche dalla Gama, all’indomani della conquista del sesto scudetto da parte della Juventus Women.
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