
TORINO. Oggi, sabato 17 maggio, la ginnastica ritmica italiana ha regalato un vero e proprio spettacolo al Pala Gianni Asti, che ha registrato il tutto esaurito in termini di pubblico, accorso da tutta Italia per supportare le proprie beniamine.
Ad aggiudicarsi lo scudetto, per la prima volta nella storia del club, è la Raffaello Motto Viareggio, con la Campionessa Olimpica di Parigi 2024 Darja Varfolomeev che incanta alle clavette, insieme alle compagne di squadra Martina Bonuccelli, Ester Lena e Bianca Vignozzi, interrompendo così una scia di successi che hanno portato la Ginnastica Fabriano a trionfare nelle precedenti otto edizioni.
Una sfida agguerrita che ha infuocato il palazzetto e che vede la Ginnastica Fabriano di Sofia Raffaeli posizionarsi sul secondo gradino del podio, seguita dalla San Giorgio 79 Desio.
Ma partiamo dal principio. L’entusiasmo e il tifo del pubblico non sono certo mancati fin dalle prime competizioni del mattino, quando, dalle ore 11,30 è andata in scena la sfida dei Play Off e Play Out di Serie B e C. Ad aggiudicarsi la permanenza nella serie cadetta è la squadra piemontese, la Concordia Chivasso, con 93.100 punti, seguita dal Club Giardino Carpi con 92.900, mentre il prossimo anno, in serie C, avranno accesso le società posizionatesi nei successivi piazzamenti della classifica, Montelupo, Arbostella 1989, Evoluzione Danza Angri, Ginnica 3 Roma, Ritmica Levante ed Edera Ravenna.
Ma è nel primo pomeriggio che l’impianto torinese ha iniziato a riempirsi: famiglie, ragazzine, società sportive, circa duemila spettatori pronti ad accogliere le sei migliori squadre italiane con cori, trombette e striscioni. Ad aprire la corsa allo scudetto è la prima delle tre semifinali, che ha visto in pedana l’Armonia d’Abruzzo Chieti e San Giorgio 79 Desio, ed è proprio quest’ultima ad aggiudicarsi la finalissima. Tra le due giganti della ritmica italiana, l’Udinese e Fabriano, impegnate in uno scontro diretto nella seconda semifinale, a passare il turno è la Ginnastica Fabriano, trascinata da una straordinaria Sofia Raffaeli che manda il pubblico in completo visibilio con un esercizio al cerchio e uno alle clavette. Grande l’entusiasmo anche per le compagne di squadra e per Tara Dragas, ginnasta dell’Udinese, che inizia ad affermarsi sulla scena internazionale. La terza e ultima semifinale la conquista invece la Motto Viareggio, trainata dalla Campionessa Olimpica di Parigi 2024, Darja Varfolomeev, lasciando così fuori dalla finalissima la Milanese Forza e Coraggio.
Il momento clou di questa giornata interamente dedicata alle stelle più lucenti della ritmica italiana, è stata senz’altro la finalissima, che ha riportato in pedana la San Giorgio 79 Desio, la Motto Viareggio e la Ginnastica Fabriano. Davanti a duemila spettatori, in un palazzetto gremito e festoso, le ginnaste delle tre migliori società italiane si sono alternate in esercizi mozzafiato e dal grande valore tecnico, tra cui l’esercizio alle clavette di Darja Varfolomeev (30.767 punti) e quelli alla palla (29.133) e al nastro (28.933) di Sofia Raffaeli. Ma è la Raffaello Motto Viareggio ad imporsi sulle altre, conquistando così il primo scudetto della storia del club, con una vera e propria “curva di tifosi” tutta per sé a supportare le ginnaste durante tutta la competizione.
Una competizione e uno spettacolo particolarmente avvincenti e coinvolgenti, durante il quale non sono certo mancati momenti di puro show e intrattenimento regalati dall’impeccabile regia dell’Eurogymnica Torino che ha portato in pedana tante sorprese. Tra le esibizioni – non competitive – più attese, sicuramente quelle della Squadra Nazionale Italiana, le Farfalle, alla loro prima uscita pubblica insieme alla nuova allenatrice, Mariela Pashalieva, e reduci dai primi grandi successi internazionali con l’oro ai 5 nastri e il bronzo nel misto cerchi e palle, ottenuti lo scorso 2 maggio in occasione della European Cup a Baku. Tra loro anche Laura Golfarelli, classe 2007, da sempre cresciuta e attualmente ancora tesserata proprio per Eurogymnica, che insieme alle Farfalle ha conquistato le sue prime due medaglie internazionali. Ma non solo! Ad esibirsi davanti al pubblico torinese in numerose esibizioni è stata anche la Squadra Nazionale Junior, l’Italbaby, di casa dallo scorso settembre a Settimo Torinese sotto la guida di Eurogymnica Torino e di Tiziana Colognese insieme ad Elisa Vaccaro, che in occasione della competizione europea in Azerbaijan hanno ottenuto la loro prima medaglia stagionale, conquistando l’argento con le 10 clavette, capitanate dalla torinese Chiara Cortese, nata nel 2010.
Un manifestazione che ha certamente confermato le aspettative, da un punto di vista tecnico e competitivo, ma anche da quello dello spettacolo. “Siamo felici e molto soddisfatti per questo risultato” ha dichiarato entusiasta Luca Nurchi, il presidente di Eurogymnica, nonchè Comitato Organizzatore, che ha poi proseguito: “Vedere una così alta partecipazione e questo coinvolgimento da parte del pubblico rappresenta non solo un successo per noi organizzatori ma per tutto il movimento della ritmica. Una macchina organizzativa composta da tantissimi volontari, appassionati e genitori di tutta la nostra Onda Blu grazie ai quali tutto questo è possibile. Ringrazio a nome di tutto il nostro club, i nostri volontari e dirigenti, la Federazione Ginnastica d’Italia e il presidente Facci per continuare a credere in noi e nei nostri progetti, come quello della Squadra Nazionale Junior di casa a Settimo Torinese. Grazie alle tante istituzioni locali, ai nostri partner e sponsor che supportano le nostre iniziative. Siamo felici e speriamo di aver regalato dei ricordi indelebili alle tante giovanissime presenti sulle tribune”.
La giornata si conclude poi con le premiazioni che hanno coinvolto il presidente FGI, Andrea Facci, l’Assessore allo Sport della Città di Torino, Mimmo Carretta, e Luca Nurchi, presidente del Comitato Organizzatore di Eurogymnica Torino.
Risuona l’inno di Mameli e cala così il sipario su un’altra straordinaria edizione della Final Six, firmata Eurogymnica Torino. Il pubblico defluisce dal palazzetto, mentre centinaia di ragazzine attendono un autografo dalle proprie beniamine, con ancora negli occhi la magia di una giornata che non dimenticheranno mai. E neanche noi.