(Credit Foto: Lavinia Quagliotti)
TORINO – Tanta commozione e festa nell’ultima giornata del campionato di Serie A femminile: le bianconere hanno celebrato la conquista dello Scudetto davanti al pubblico dell’Allianz Stadium e, nell’occasione, la Juventus ha reso il giusto omaggio a Sara Gama, storica bandiera e capitana, alla sua ultima partita da calciatrice.
A margine dell’incontro, l’allenatore Massimiliano Canzi ha risposto a una domanda di Piemonte Sport, che chiedeva chi, a suo avviso, fosse destinata a raccogliere l’eredità lasciata da una figura tanto simbolica come Gama. Un’eredità che va ben oltre il terreno di gioco, avendo segnato in profondità la storia e il futuro non solo della Juventus Women, ma dell’intero movimento calcistico femminile italiano.
“Sicuramente ci sono più persone che potrebbero raccogliere l’eredità di Sara Gama, perché ci sono un po’ di ragazze che vestono questi colori da molto tempo. Al di là dell’aspetto del capitano o del non capitano, mi sento di dire che il subentro di Martina Rosucci, al posto di Sara, non è stato un fatto casuale. Martina è riconosciuta all’interno dello spogliatoio come un punto di riferimento importante”.
Parole che non lasciano spazio a interpretazioni: il tecnico bianconero sembra avere le idee chiare su chi sia la figura destinata a portare avanti i valori e lo spirito incarnati da Sara Gama. Un passaggio di testimone naturale, che porta il nome e l’esperienza di Martina Rosucci.
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