
CHIERI. La Serie D entra nel vivo e per il Chieri inizia ufficialmente il conto alla rovescia. Quattro partite da dentro o fuori, quattro finali per inseguire un’impresa che solo due mesi fa sembrava impossibile: evitare la retrocessione in Eccellenza. La squadra torinese ha cambiato passo dall’arrivo di Simone Edera, che ha portato maggiore qualità e fiducia a un gruppo in difficoltà. Da quel momento, il Chieri non ha più perso, collezionando una vittoria (contro l’Imperia) e quattro pareggi, alcuni dei quali contro avversarie di livello come il Bra e il Città di Varese.
Il calendario, però, non fa sconti. Si parte domenica con la trasferta più difficile, quella sul campo del Ligorna, quinta forza del girone e pienamente in corsa per i playoff. Una sfida complicata, ma fondamentale: solo strappando punti a Genova il Chieri potrà sperare di rimanere agganciato al treno playout ed evitare di essere risucchiato nella retrocessione diretta, scenario che scatta se il distacco dalla quintultima dovesse superare gli 8 punti.
A seguire, tre gare da battaglia: Sanremese, Fossano e Borgaro, tutte potenzialmente decisive. Proprio quelle contro Fossano e Borgaro, dirette concorrenti, potrebbero trasformarsi nei crocevia di una stagione. La matematica e l’aritmetica lasciano ancora margine, ma servirà uno sprint finale senza errori, per regalarsi almeno la possibilità di giocarsi tutto ai playout.
Il Chieri è vivo. Lo ha dimostrato sul campo con prestazioni convincenti e con un ritrovato spirito di squadra. Ora servono punti, nervi saldi e la capacità di trasformare la speranza in realtà. La salvezza, oggi, non è più un sogno lontano. Ma va conquistata, una partita alla volta.