“Non chiamateci quote rosa”: il libro di Valentina Cristiani arriva a Torino con una serata tra giornalismo, donne e diritti

TORINO. Giovedì 27 marzo, dalle 18.30 alle 20.00, presso il Kappadue di Torino andrà in scena un “Aperitivo Letterario” dedicato a una delle tematiche più urgenti e attuali del nostro tempo: essere donne nel giornalismo, tra discriminazioni, stereotipi e libertà da conquistare. Protagonista dell’incontro sarà la giornalista e scrittrice Valentina Cristiani, che presenterà il suo nuovo libro “Non chiamateci quote rosa”, edito da Pathos Edizioni.

L’opera raccoglie oltre 40 testimonianze di note giornaliste italiane, che raccontano il lato nascosto della professione quando a esercitarla è una donna: difficoltà, pregiudizi, pressioni e ostacoli culturali spesso invisibili, ma radicati.

Con Valentina Cristiani interverranno due “special guest” che hanno dato un contributo diretto al libro con le loro storie: la giornalista investigativa e attivista contro la violenza di genere Stefania Secci, e la giornalista sportiva torinese di Piemonte Sport Federica Fossi.

Cristiani, già nota per il suo lavoro nel giornalismo sportivo, chiarisce subito il punto: “Basta parlare di quote rosa, che sono un punto di sconfitta, non di arrivo. Servirebbero quote per merito, per risultati raggiunti, senza più discriminazioni. Serve un’educazione ai sentimenti: non bastano le norme, è la cultura il vero motore del cambiamento”. L’autrice immagina un futuro in cui questo messaggio arrivi nelle scuole e venga diffuso anche attraverso un salotto televisivo che racconti le storie vere di chi “ce l’ha fatta”, mostrando non solo i successi, ma anche le ferite e le rinunce dietro a ogni traguardo.

Toccante l’intervento di Stefania Secci, che durante la presentazione parlerà di libertà negata, discriminazione, victim blaming e sessismo radicato: “Quando una donna ricopre un ruolo di responsabilità, si tende ancora a pensare che ci sia arrivata per favoritismi. E se subisce una violenza, c’è sempre chi le dà la colpa. Serve un cambio culturale profondo, che parta dalla famiglia e dalla scuola, per restituire dignità, rispetto e libertà reale a ogni donna”.

Con la stessa energia, Federica Fossi rivendica il valore del libro e della serata torinese: “Nel giornalismo sportivo ho dovuto lottare per essere riconosciuta come professionista, solo perché donna. Ma lo sport, come ogni altro ambito, non dovrebbe lasciare spazio alle divisioni di genere. Questo libro racconta la forza e il talento di tante colleghe e sono fiera di farne parte”.

La serata del 27 marzo si preannuncia quindi come un momento di riflessione, testimonianza e confronto, rivolto a chi crede nella necessità di un cambiamento reale. “Non chiamateci quote rosa” non è solo un libro, ma un progetto culturale e sociale che punta a smuovere le coscienze e costruire nuove consapevolezze, partendo dalla voce diretta di chi il giornalismo lo vive ogni giorno, con passione e coraggio.

Il libro è disponibile in tutte le librerie e negli store online. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito di Pathos Edizioni: link al libro.


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