Andrea Musacchio SALUZZO. Cinque giornate di squalifica per Beppe Cacciatore, allenatore del Saluzzo, accusato dal giudice sportivo di aver rivolto espressioni offensive al direttore di gara e di aver fatto gesti provocatori verso la panchina avversaria. Una decisione pesante che il tecnico granata non accetta e contro la quale ha deciso di difendersi pubblicamente, pubblicando un video per dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati.
“Con grande rammarico e in maniera poco professionale rispetto alla mia etica, sono costretto a pubblicare questo video” ha dichiarato Cacciatore, sottolineando come chi lo conosce sa che scorrettezza e cattiveria non fanno parte del suo modo di vivere il calcio. Il tecnico si difende con fermezza, respingendo l’accusa di aver insultato l’arbitro: “Come posso insultarlo mentre sto festeggiando come un pazzo per il gol della mia squadra? Avrei abbracciato anche lui per la felicità!”
Nel filmato pubblicato, Cacciatore evidenzia come il suo comportamento in campo sia stato chiaro: dopo l’esultanza per la rete segnata, è tornato immediatamente verso la propria panchina, ignorando le proteste dell’avversario. La polemica era nata per un giocatore del Varese rimasto a terra nell’azione che ha portato al gol, circostanza che aveva fatto infuriare la panchina rivale. Secondo l’allenatore, la decisione del giudice sportivo sarebbe frutto di un errore di valutazione, una confusione che ha portato a una punizione ingiusta e condivisa come tale da tutto l’ambiente.
“Confido nella giustizia, perché sono molto rammaricato nel leggere certe cose ingiustificate sul mio conto” ha concluso Cacciatore, amareggiato dal dover difendere il proprio nome in una giornata che avrebbe dovuto essere solo di festa per il risultato raggiunto. Il tecnico spera ora in una revisione della sentenza, mentre la società e i tifosi del Saluzzo si schierano al suo fianco, pronti a sostenerlo in questa battaglia per la verità.