La Biellese torna a casa: il derby contro il Borgosesia si giocherà al Lamarmora-Pozzo

Foto Comune di Biella (FB)

La Biellese 1902 torna a casa. In occasione del “Derby della Lana” contro il Borgosesia di domenica 9 marzo – valido per la 24esima giornata del campionato regionale di Eccellenza – la formazione bianconera tornerà a calcare l’erba naturale dello stadio “Lamarmora-Pozzo”. Il primo passo di quello che si spera possa essere un lungo percorso, insieme con il Comune di Biella. Fondamentale è stata la disponibilità della Juventus, che ha un’esclusiva sull’impianto di viale Macallé per la stagione 2024/25.

Il sindaco di Biella, Marzio Olivero: “Quel giorno ci sarà l’occasione, per tutti i biellesi, di ritrovarsi allo stadio. Vogliamo inaugurare una stagione nuova per quanto riguarda lo sport e l’amministrazione. Siamo convinti dell’importanza di tutte le discipline per la crescita dei ragazzi, calcio compreso. Abbiamo la fortuna di poter contare su una serie di strutture di livello, che sono state recuperate e modernizzate: impianti che molti ci invidiano. Inoltre ci sono ottime società con cui dialogare e collaborare, le quali possono dare lustro alla nostra città, dandole una mano a farla crescere”.

L’assessore allo sport Giacomo Moscarola: “Ricordo bene quella domenica di maggio del 2009, quando Luca Prina venne portato in trionfo per le vie di Biella. Di recente l’ho riportato a vedere lo stadio, traspariva in lui una grande emozione. Il 9 marzo la Biellese tornerà a casa. Innanzitutto ringrazio la Juventus, che ha un contratto in esclusiva con il Comune: abbiamo inoltrato una richiesta per quella data e ci hanno subito risposto positivamente, perché capiscono le esigenze di Biella. Speriamo che la Biellese possa salire di categoria. Noi abbiamo investito in maniera importante sul nostro stadio, rifacendo gli impianti e le tribune. A breve passeremo all’illuminazione”.

Il presidente della Biellese 1902, Alessandro Blotto: “Abbiamo tutti la Biellese nel cuore, una realtà storica. Il nostro obiettivo è togliere un po’ di polvere dai cuori bianconeri. Le risposte sono state importanti, grazie al lavoro di squadra: ognuno di noi è legato in qualche modo a questi colori. Ringrazio il Comune: speriamo che la partita del 9 marzo sia solo l’inizio di un percorso di crescita. Tornare in quello stadio, dove trent’anni fa facevo il raccattapalle, sarà un’emozione. Le strutture fanno crescere noi, il nostro settore giovanile ma anche tutto il territorio. Vogliamo riportare la Biellese ai biellesi, un obiettivo condiviso”.

Il vicepresidente della Biellese 1902, Matteo Cagliano: “Voglio ringraziare l’ex presidente Luca Rossetto, che negli anni ha costruito alla Biellese un ambiente sano per ripartire. Abbiamo fatto squadra e stiamo crescendo, ci stiamo organizzando e circondando a tutti i livelli da persone competenti. I risultati della prima squadra ci hanno riportato allo stadio, ma vogliamo creare una società in cui tutti i nostri ragazzi possano trovare un bell’ambiente in cui crescere”.

Il responsabile operativo della Biellese 1902, Claudio Porta: “Questa giornata è solo il primo coronamento di un sogno che ho dallo scorso agosto. Ho vissuto lo sport a Biella da vari punti di vista, ma sono convinto che quando ci si viene incontro tra le varie parti si possa fare molto. Possiamo superare qualsiasi ostacolo che una società sportiva può avere. Ci mettiamo tutta la passione, la grinta e la voglia che servono. Non vedo l’ora di entrare di persona in quello stadio, che non vedo dal 2009”.

L’allenatore della Biellese 1902, mister Luca Prina: “La percezione è che l’aria sia cambiata. Con i nostri pregi e i nostri limiti, siamo tutte persone di Biella: abbiamo la forte intenzione di dimostrare attraverso lo sport che la nostra città ha contenuti e valori. Il mio sogno è far capire che abbiamo la possibilità e la capacità di andare oltre, con lucida follia. Credo sia il momento giusto, c’è un incastro magico. Vogliamo valorizzare i ragazzi del territorio, fare capire loro che non dovranno più fare chilometri per cercare opportunità nel calcio, perché gliele possiamo offrire noi. Devono innamorarsi di questi colori. Credo che ci aspettano anni in cui, nel nostro piccolo, potremo dare qualche gioia alla città”.


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