Out of the pitch, Mirko Di Natale: “Juventus: Kolo Muani e Alberto Costa. Al Torino consiglierei qualcuno anche sulle fasce. Sul futuro di Vlahovic…”

Per la rubrica ‘Out of the pitch‘, la redazione di Piemonte Sport ha intervistato Mirko Di Natale, penna di Tuttojuve.com. Ecco le sue dichiarazioni circa Juventus e Torino, con particolare riferimento al calciomercato.

La Juventus sta cercando di rinforzare ulteriormente la rosa a disposizione di Thiago Motta. Ad oggi, dopo una sessione di mercato estiva dove la società ha effettuato importanti investimenti, si aspettava una situazione simile?

“Penso che a Torino avessero tenuto conto di difficoltà oggettive durante l’ultima sessione di mercato (quella estiva) perchè è inevitabile che, quando cambiano allenatore e tanti giocatori, ci vada tempo per trovare una quadra. Di certo gli infortuni non hanno aiutato, così come non lo hanno fatto i molti punti lasciati per strada in campionato.

Quindi per me sì, si aspettavano delle difficoltà ma probabilmente non immaginavano, come nessun altro del resto, che la Juventus sarebbe arrivata la giro di boa con tutti i pareggi che ha rimediato.

Guardando i trend degli anni passati, lo scorso anno arrivarono 14 pareggi su 38 giornate;  la Juventus di Conte ha vinto uno scudetto ma ha ottenuto 15 pareggi su 38 gare e quella di Del Neri ne rimediò 13 su 38.

Certamente ci sarà tanto da lavorare ma confido nel fatto che la dirigenza, nonostante questi risultati altalenanti, è sempre concentrata al 100% sul progetto”.

In casa bianconera, tiene banco la questione legata al futuro di Danilo. Che cosa è successo e che idea si è fatto?

“E’ difficile, secondo me, farsi un’idea su quello che è successo tra la società e Danilo. Tuttavia, posso dire che non sono sorpreso che si sia giunti a questo punto ma già perché dopo la finale di Coppa Italia, il giocatore pareva essere quasi ai titoli di coda con la squadra. Sembrava un calciatore destinato a salutare in estate e, in effetti, qualche rumors c’era stato ma Danilo stesso smentì anche via social dicendo che la Juventus era casa.

Nella fattispecie però, quando iniziano a circolare certe questioni, c’è un fondo di verità. Lo abbiamo visto nel corso di questa stagione dove, indipendentemente dagli errori commessi sul campo, il brasiliano non è mai stato al centro del progetto. Forse, azzardo, c’è un’idea di andare in primis a sistemare i conti anche se le acque sono più tranquille rispetto al passato. Dunque, un ingaggio come quello di Danilo, va a pesare anche sotto questo aspetto.

Un rinnovo di contratto ad un giocatore che ha una clausola che gli permetteva il rinnovo automatico sino al 2026 con il 50% delle presenze di quest’anno credo facesse già intendere che non erano presenti gli estremi. Poi, credo che tutto sia stato anche acuito da quanto avvenuto nelle ultime settimane”.

Alberto Costa-Juventus: come valuta il giocatore in chiave bianconera?

“E’ stato un blitz della Juventus che ha monitorato e seguito sotto traccia questo giocatore. Poi ha allacciato i rapporti con il Vitoria Guimaraes e ha superato la concorrenza, tra cui lo Sporting Clube che era fortissimo e stava chiudendo. E’ un qualcosa che a Torino hanno pensato di fare, probabilmente hanno visto un’occasione perché con la partenza di Danilo quel ruolo rimarrebbe scoperto. A livello di costi pare essere stata un’operazione top, sia per quanto ci si attende in campo che per un investimento non esoso e di sicuro avvenire”.

Al Torino, con il quale la Juventus ha pareggiato nel derby, la situazione procede ma con qualche difficoltà. In chiave mercato sono attesi colpi, specie in attacco dove l’assenza di Zapata si fa sentire?

“Ho avuto modo di seguire Zapata in questa stagione, specie contro la Juventus, ed effettivamente si percepisce la sua mancanza in campo. Tra i nomi che ho sentito, credo che quello più “corretto” per sostituirlo sia Beto qualora l’Everton dovesse concedere delle condizioni favorevoli. Credo possa essere il giocatore adatto per tornare in Serie A e fare bene con la casacca del Torino. Secondo me, poi, i granata dovrebbero prendere qualcuno anche sulle fasce perchè Pedersen non sta facendo benissimo”.

A proposito dei granata, dopo un buon avvio di stagione, come anticipato le cose vanno avanti tra alti e bassi. Quale è la sua lettura di ciò che sta attraversando Torino?

“Le aspettative del Torino, probabilmente, erano quelle di mantenersi a metà classifica stabilmente e di poter guardare, qualora le cose fossero andate meglio, all’accesso in Europa. Io credo che in realtà l’inizio di stagione sia stato fuorviante perché vederlo in testa così dopo un avvio convincente ma dove si vedeva che comunque non vi erano i presupposti per andare avanti, forse ha stuzzicato l’idea anche nei tifosi di assistere ad una stagione diversa.

Io penso che i granata stiano facendo il loro campionato, che abbiano costruito una buona rosa. Certo, quando si provano a prendere anche dei giocatori di campionati diversi e penso a Adams e Sosa, occorre dar loro il tempo di ambientarsi pur essendo due giocatori esperti e che quasi sicuramente il loro apporto lo possono dare in Serie A. Bisogna attendere per vedere che tipo di stagione può venir fuori”.

Tornando al mercato della Juventus, eccoci al capitolo Kolo Muani. Secondo lei, data la prolungata assenza di Milik, potrebbe essere il giocatore giusto per fare rifiatare Vlahovic o affiancarlo?

“C’è da dire che il discorso attaccante in casa Juventus è stato tenuto in ghiaccio proprio per capire quali fossero le condizioni di Milik. Purtroppo, non è mai stato a disposizione e i tempi di recupero si sono man mano allungati per degli imprevisti.

La Juventus aveva tanto bisogno di un attaccante in quanto, sino ad ora, ne ha avuto uno o al massimo due se vogliamo considerare Nico Gonzalez come sostituto di Vlahovic anche se non lo è in quanto è “adattato”.

Va bene il fatto che Thiago Motta preferisca lavorare con un rosa più corta però una squadra come la Juventus, se vuol competere sia per lo scudetto che per entrare in Europa, deve avere attaccanti di livello.

Non credo che Kolo Muani possa risolvere tutti i problemi. E’ un giocatore per me molto forte se si gioca in ampi spazi, nettamente in ripartenza o comunque se si sviluppa un calcio in velocità. I bianconeri hanno bisogno di attaccante che possa aprire gli spazi.

A mio dire, i profili perfetti sarebbero Raspadori o Zirkzee per il tipo di gioco adottato dal tecnico. Però, se devo dire, secondo me manca qualcuno che sappia fare gol sporchi, che non gioca per la squadra ma è dentro l’area ad aspettare i palloni. Era stato accostato Fullkrug con il quale, però, non ci sono mai stati contatti nonostante fosse stato accostato al club”.

A proposito di Vlahovic, il suo rinnovo è un tema bollente. Secondo lei cosa succederà: rinnoverà o potrà salutare la Juventus, forse addirittura nella sessione di riparazione?

“Credo che sia la domanda delle domande. Alla lunga, difficilmente ad oggi posso pensare ad un rinnovo di Dusan Vlahovic con la Juventus per una ragione sostanziale: le parti dovevano vedersi a dicembre per iniziare quantomeno a mettere giù quelle che potevano essere le cifre.

Secondo le indiscrezioni uscite negli scorsi mesi, sappiamo che la situazione è un po’ in stand-by perché la Juventus ritiene che il suo ingaggio sia eccessivo. Il volere della società sarebbe quello di offrirgli un nuovo contratto ma a cifre ben più contenute rispetto a quelle attuali.

Al momento, non sappiamo cosa pensa l’attaccante perché una risposta alla Juventus non sembra essere arrivata. Le cifre non sono ancora state formulate, dunque ecco perché siamo ancora nell’ambito delle indiscrezioni. Ciò che deve pesare e peserà sarà il volere di Vlahovic. A più riprese ha ribadito che la sua volontà è quella di restare in bianconero. Staremo a vedere cosa succederà.

A mio dire, al numero 9 converrebbe restare alla Juventus perché in questo momento non ci sono offerte di altri top club superiori alla Vecchia Signora e poi perché è in una squadra che ambisce a tornare al successo e che l’anno prossimo sarà una seria pretendente allo scudetto. Io, fossi in lui, resterei a Torino: l’affetto dei tifosi conta più di tutto”.

La redazione di Piemonte Sport ringrazia Mirko Di Natale per cortesia e la disponibilità mostrate.

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