TORINO. La redazione di News.Superscommesse.it ha raggiunto in esclusiva Andrea Mandorlini per un qualificato parere sulla finale di Supercoppa Italiana e non solo. L’ex calciatore nonché allenatore, nativo di Ravenna, ha espresso il proprio pensiero sul derby di Riad, su alcune protagoniste della Serie A e sulla condizione di alcune delle sue ex squadre. Nell’estratto che segue, le parole di Mandorlini sul percorso del Torino di Vanoli e sulle contestazioni della tifoseria granata nei confronti del presidente Cairo.
Il primo club di Andrea Mandorlini da calciatore professionista è stato il Torino. Sulla squadra di Paolo Vanoli quali riflessioni emergono, fino a oggi?
“L’inizio di campionato è stato bellissimo. Le prime vittorie hanno dato subito tanto entusiasmo e sembrava che fosse davvero una stagione diversa dalle altre. Poi, ci sono state delle defezioni importanti, tra cui l’infortunio di Duván Zapata che ha creato non pochi disagi, perché la sua è stata un’assenza di cui la squadra ne ha risentito tantissimo. Da quel momento, c’è stato un importante calo di risultati ed è ripiombato quel malcontento che i tifosi, purtroppo, stanno vivendo da tempo. Proprio in relazione alla classifica, credo che questo mese di gennaio sia molto importante per portare qualche calciatore importante che possa risollevare le sorti del Torino. Credo che Vanoli abbia bisogno di avere una squadra più ampia per dare di più, perché è un allenatore tenace e preparato, ma necessita di essere supportato con ulteriori rinforzi.
Conosco la città, perché è stata la mia prima squadra in cui ho giocato. (…) Se i calciatori in campo dimostrano di avere voglia di lottare, l’apporto di questa piazza può fare la differenza”.
Cosa ne pensa delle contestazioni di una parte della tifoseria del Torino nei riguardi di Urbano Cairo?
“Contestare per partito preso, secondo me, non è mai produttivo. È giusto manifestare il proprio dissenso se si ritiene che certe cose non vadano bene, ma non bisogna mettersi nelle condizioni di creare ulteriori tensioni. Credo che il Presidente Cairo abbia investito tantissimo in questi anni, quindi mi sembra un po’ ingeneroso che diversi tifosi lo contestino. Si possono fare delle scelte sbagliate e non condivisibili, ma occorre avere rispetto. Questo è il mio pensiero da spettatore lontano dal conoscere certe dinamiche, poi bisogna andare a fondo delle ragioni per cui avvengono certe manifestazioni in cui prevale il malumore. È un vero peccato, perché credo che, soprattutto nei momenti delicati, ci sia bisogno di compattezza e di tranquillità. Spero che tutta la tifoseria si riavvicini presto alla squadra per il bene del Torino”.