TORINO. Per la rubrica “Out of the pitch”, abbiamo raccolto alcune dichiarazioni di Dario Ghiringhelli, speaker radiofonico per Radio Bianconera. Con lui abbiamo parlato di Juventus.
Tre pareggi di fila per la Juventus tra campionato e Champions League: che spiegazione si è dato per questo trend?
“La Juve subisce molto poco, ma crea altrettanto: al di là dei gol, sono proprio le occasioni a mancare. Nel corso di intere partite se ne sono contate 2-3. A quel punto serve una percentuale realizzativa altissima per poter segnare e indirizzare la partita dalla nostra parte, come piace dire a Thiago Motta. C’è da dire che molti giocatori stanno anche rendendo sotto le aspettative, uno su tutti Koopmeiners che forse a causa della preparazione non fatta palesa ancora grandi difetti di condizione, e altri che forse sono fuori posizione, e qui penso a Yildiz che gioca troppo lontano dalla porta e ha troppi compiti difensivi rischiando di non essere poi lucido al momento di offendere. Il gioco della Juve non può essere “palla a Conceiçao e speriamo che inventi qualcosa”.
Quanto stanno pesando gli infortuni sull’andamento della stagione dei bianconeri?
“Sicuramente non stanno dando alla squadra il giusto periodo per rifiatare: giocano sempre gli stessi e arrivano a fine partita spompati, prova ne è anche solo la partita di Lecce, con un primo tempo discreto e un secondo inaccettabile per una squadra che a dispetto delle parole di Cristiano Giuntoli deve necessariamente ambire almeno alle prime 4 posizioni”.
Dusan Vlahovic è stato assente nelle ultime tre partite disputate dalla Juventus: quanto è mancato il suo apporto in campo?
“Per Dusan Vlahovic vale un po’ il discorso di Kenan Yildiz, e lui stesso dalla nazionale ha lamentato qualche difficoltà nel dover correre così tanto per il campo invece che essere solo finalizzatore. Ha sbagliato almeno un paio di gol clamorosi, che però spesso sono l’unica occasione buona che ha in una partita e quindi questo pesa come un macigno”.
Teun Koopmeiners sta, step by step, ingranando con Juventus: secondo lei, tra quanto potrebbe iniziare ad essere maggiormente incisivo con la casacca della Vecchia Signora?
“Purtroppo lo vedo ancora molto lontano dagli standard che l’hanno fatto diventare l’acquisto più costoso (e inseguito) dell’estate bianconera. Non ha ancora fatto gol e diverse prestazioni sono state insufficienti. La Juventus ha tanto bisogno di lui e del suo apporto in zona offensiva, la mancanza di gol non è solo colpa di Vlahovic”.
Tanti giovani ai quali Thiago Motta sta dando fiducia e, tra questi, anche Nicolò Savona (al momento infortunato). Si aspettava un impatto così importante da parte sua?
“Detto che è possibile che per Juventus-Bologna Nicolò Savona sia recuperato, in realtà sì. Seguo tanto la Juventus Next Gen (e quando possibile anche la primavera), e anche i nostri osservatori interni di Radio Bianconera ci avevano parlato molto bene di lui a partire dal finale della scorsa stagione, indicandolo come uno dei più pronti al salto in prima squadra. Detto, fatto”.
A detta sua, in questa stagione, quali traguardi potrà raggiungere la Juventus?
“Andando avanti così non tantissimi, perché costruendo così poco anche subire solo un gol ogni tanto può costare carissimo (vedi Cagliari, Lecce, Stoccarda), così come diventa difficile vincere le partite, e lo testimoniano i tanti 0-0. La Juventus ha però fatto vedere anche partite molto buone, per cui credo che la verità possa stare un po’ nel mezzo. Se riusciremo a trovare qualche gol in più continuando a subire così poco, e sicuramente i rientri dagli infortuni aiuteranno, possiamo sicuramente lottare per le prime posizioni. Rimanere il più avanti possibile vuol dire potersi giocare le proprie carte fino alla fine, quindi è fondamentale non perdere ulteriore terreno”.
La redazione di Piemonte Sport ringrazia Dario Ghiringhelli per la disponibilità mostrata.
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