Per la rubrica “Out of the pitch“, abbiamo intervistato il giornalista e allenatore Mirko Nicolino. Insieme a lui abbiamo parlato di Juventus e Torino, anche in vista del derby della Mole. Di seguito le sue dichiarazioni.
La Juventus ha disputato il match di Champions League contro il Lille, come valuta la prestazione della squadra?
“La prestazione offerta contro il Lille mi è parsa molto buona, quasi ottima contando che si è giocato fuori casa, contro un’avversaria che gioca bene a calcio. Nel primo tempo ci sono stati un po’ troppi errori in fase di rifinitura soprattutto negli ultimi metri ma le occasioni non sono mancate lo stesso. E’ un peccato che la prima frazione di gioco si sia chiusa in svantaggio per i bianconeri a causa di un blackout totale della fase difensiva, dai centrocampisti ai difensori. E’ saltato un po’ tutto: le marcature, le coperture. Nel secondo tempo molto bene ma si è concretizzato poco e dopo i cambi, specie quelli di Yildiz e Vlahovic, la squadra non è stata più pericolosa. Dunque, per me, una prestazione ottima ma che lascia grande rammarico per il risultato“.
Teun Koopmeiners può essere considerato uno degli acquisti principali della Juventus. Che cosa si attende dal centrocampista che, poco alla volta, sta cercando la sua dimensione nel gioco di Thiago Motta?
“E’ il giocatore che Thiago Motta ha voluto maggiormente per legare il gioco tra centrocampo e attacco. Per una scarsa condizione prima, per un infortunio dopo, non è ancora riuscito a dare quello che l’allenatore si aspetta da lui anche se contro il Lille ha fatto due buoni inserimenti con due gol annullati. Diciamo che, specialmente nel primo tempo, è stato più nel vivo del gioco e ha aiutato tanto anche in fase di ripiego recuperando dei palloni importanti. Però, ancora non è il giocatore che abbiamo ammirato tra le fila dell’Atalanta. Non so ancora quanto tempo ci vorrà, inevitabilmente sarà però un giocatore chiave per questo nuovo modo di giocare della Juventus“.
Vlahovic spesso decisivo, talvolta in positivo e talvolta in negativo per qualche sbavatura di troppo. Quale sarà, secondo lei, il futuro dell’attaccante? Pensa che possa arrivare il rinnovo con la Juventus?
“Vlahovic è croce e delizia di questa Juventus. Spesso fa gol molto difficili mentre altre volte ne sbaglia di facili oppure non riesce ad entrare nel vivo di alcune partite dopo errori, magari banali, come uno stop o un controllo. Rimane comunque uno dei giocatori più forti di cui dispone questa squadra che non ne ha tantissimi. Probabilmente, l’ingaggio che percepisce adesso non è commisurato alle prestazioni e al suo reale valore. Penso e spero che l’attaccante stesso voglia prolungare con la Juventus a condizioni diverse anche se al momento non c’è in vista una chiusura imminente“.
Nel dodicesimo turno di campionato si disputerà il derby della Mole, che partita si attende dalle due squadre?
“Il derby, come al solito, sarà una partita complicata perché il Torino ha iniziato bene la stagione e adesso non sta andando benissimo, troppo altalenante. La Juventus, dal canto suo, non riesce a scendere da questa altalena e quindi mi aspetto un match complicato. Credo che, rispetto ai derby del passato, sarà una partita meno muscolare e più tecnica forse, per via del credo dei due allenatori. Però non riesco a focalizzarmi bene sul tipo di gara che sarà. Prevendo una partita che potrebbe iniziare in maniera più chiusa per poi diventare più interessante in termini di gol in caso di qualche episodio“.
Quale potrebbe essere l’uomo in più per il Torino guidato da Vanoli e quale quello della Juventus allenata da Thiago Motta in questo derby?
“Personalmente, del Torino mi piacciono molto Ricci e Sanabria. Sono giocatori molto importanti per i granata, mi aspetto sempre tanto da loro perché tecnicamente mi garbano parecchio. Per la Juventus, onestamente, mi aspetto un derby importante da parte di Vlahovic e di Koopmeiners perché, con l’andare avanti delle partite, il giocatore olandese deve essere sempre più coinvolto“.
Capitolo calciomercato: si attende rinforzi nel corso della sessione invernale da parte di Juventus e Torino, specie visti gli infortuni occorsi a Bremer e Zapata?
“In questo momento, secondo me, si parla troppo di mercato. Fino a che una delle due squadre possa fare delle operazioni, devono passare almeno una decina di partite. Questi match dovranno essere affrontati dai due allenatori con i giocatori che hanno a disposizione. Quindi, onestamente, riesco a pensare poco al mercato anche se entrambe i club dovranno chiaramente fare qualcosa. La Juventus dovrà sostituire Bremer e, probabilmente anche Milik mentre il Torino dovrà sostituire Zapata e tutto ciò non è semplice nella sessione di gennaio perché, di solito, è molto complicato che una sessione di riparazione stravolga una squadra. Di solito, si tende a “rattoppare” sperando che tutto vada per il meglio“.
La redazione di Piemonte Sport ringrazia Mirko Nicolino per la disponibilità mostrata.
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