Arianna Testa, giocatrice della Racco 86, critica il campionato a poche squadre e le scelte organizzative della Federazione

RACCONIGI – Arianna Testa, giocatrice della Racco 86, ha espresso ai microfoni di Piemonte Sport il suo disappunto circa la struttura del campionato e le difficoltà logistiche affrontate dalla sua squadra, evidenziando diversi aspetti critici che impattano negativamente sia sullo sviluppo del calcio femminile regionale, sia sull’organizzazione delle partite.

Questi campionati, composti solo da 8 o 9 squadre, non sono stimolanti“, esordisce Testa nell’intervista, “non c’è la possibilità di crescere, perché si gioca troppo poco per fare un percorso che abbia un vero senso. Quando ho iniziato a giocare con la Racco 86, giocavo tra le 25 e le 30 partite all’anno, mentre ora sono meno della metà: presumo che la Federazione debba interrogarsi su questo dato”.

La calciatrice di Racconigi sottolinea anche la difficoltà che incontrano le piccole realtà come la Racco, che sopravvive solo ed esclusivamente grazie all’impegno dei volontari, i quali lavorano per rendere il calcio femminile vivo e accessibile: “in Piemonte, nel calcio femminile, siamo rimaste solo tre squadre “storiche” della categoria eccellenza: Racco, Biellese e Musiello. La Federazione dovrebbe intervenire, rivedere la formula e lavorare per aumentare il numero di squadre.

Oltre al formato del campionato, Testa critica anche la scelta di recuperare la quinta giornata di campionato, rinviata a causa del maltempo il 22 dicembre 2024, a ridosso delle feste natalizie: “qual è il senso di questa decisione? Ognuna di noi ha una famiglia e le festività dovrebbero essere un momento di pausa. Se la stagione si concludesse a giugno potrei capire, ma il campionato si conclude ad aprile, pertanto è una decisione senza alcuna logica. Ovviamente, noi scenderemo in campo per vincere, ma il rischio di giocare il 22 dicembre è quello di avere non solo il campo ancora più impraticabile di come lo è normalmente, ma anche di aumentare il rischio degli infortuni a causa delle basse temperature. O non giochiamo mai, o giochiamo in date improponibili.

Da tre settimane, infatti, la Racco non disputa una partita ufficiale, in quella che è un’altra conseguenza della struttura ristretta del campionato, che influisce negativamente sulla preparazione delle atlete: “Siamo una piccola realtà che deve costruire dalle basi: ci vorrebbero più risorse economiche, ma sono le istituzioni che dovrebbero creare un terreno fertile per supportare il nostro sviluppo.

Arianna Testa conclude il suo intervento con un appello: “se nessuno parla, non cambierà mai niente in questo sport“.

Nonostante le sfide, Testa e le sue compagne continuano a portare avanti la loro passione per il calcio con tenacia e determinazione, intonando il proprio motto: “che sia con i tacchetti o con il tacco, sempre e solo forza Racco!

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