Dalla serie A alla Serie C: l’arte del merchandising per i club piemontesi

TORINO – Una maglietta, una sciarpa, un gadget sono tutti elementi che fanno parte dell’immaginario del tifoso, oggetti che diventano parte fondamentale di essi che permettono di identificarsi e riconoscersi come parte di una collettività ben precisa. 

Il vestiario sportivo permette alle società sportive di essere presenti costantemente nella vita quotidiana del tifoso, i colori della squadra del cuore continuano a vivere anche al di fuori dell’evento sportivo. Per tale motivo il merchandising rappresenta un fattore cruciale per i club che investono in maniera particolare sul piano del marketing e della comunicazione, un asset strategico che punta alla fidelizzazione dell’audience. 

Juventus, Torino e Novara sempre più all’avanguardia 

Ma perché le società sportive hanno deciso di puntare su questa particolare attività di marketing e comunicazione? Il merchandising ha la forza di costruire e rafforzare la reputazione del club e consente allo stesso tempo di aumentare la notorietà dello stesso attirando e portando sempre più tifosi a innamorarsi della società. L’importanza di questa attività si percepisce dagli investimenti in questo campo da parte delle grandi piazze del calcio piemontese, Torino e Juventus in primis hanno fatto del merchandising il loro punto di forza, ma non ci si ferma alla Serie A. Sempre più club ne comprendono la sua potenza, un esempio è il Novara, in Serie C, che presto dovrebbe aprire un negozio nel centro della città dove si potrà acquistare tutto il merchandising ufficiale con l’obiettivo di fidelizzare i tifosi e ampliare il popolo azzurro. 

Se da un lato questa azione puramente strategica sembrerebbe cancellare quella parte romantica del calcio,  dall’altro lato uno degli obiettivi del merchandising è proprio quello di accresce quel sentimento di unione e di appartenenza tipico dello sport che accresce attraverso l’acquisto della tanto desiderata casacca della squadra che porta il nome del proprio beniamino o attraverso i prodotti brandizzati da parte del tifoso. 

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