GASSINO – Un codice etico per i genitori che, firmandolo, accettano di incorrere in sanzioni – che possono arrivare fino al daspo, il divieto di assistere alle manifestazioni sportive dei propri figli, dopo una serie di avvisi verbali e scritti – in caso di comportamenti violenti sugli spalti, ma anche di intromissione nelle scelte tecniche e di insegnamento della società, mancanza di rispetto delle figure che gestiscono le attività, diffamazione anche attraverso social, ingiurie, abuso verbale.
È la novità introdotta per la stagione sportiva 2024/2025 dal Gassino, premiato nel 2023 dalla FIGC con il Grassroots Awards come migliore società dilettantistica in ambito nazionale, che per il quarto anno consecutivo ha ottenuto la certificazione ISO 20121 per gli eventi calcistici sostenibili dal punto di vista organizzativo, economico, ambientale, etico e sociale. La cerimonia di riconoscimento si è svolta sabato mattina nell’impianto sportivo “Valerio Bertolini”, in una conferenza stampa presieduta dal sustainability manager, Piercesare Uras.
Dopo i progetti dedicati agli atleti del settore giovanile, coinvolti nei corsi di formazione “Alleniamoci a capire” e premiati con borse di studio, ora è la volta dei genitori, già coinvolti in veri e propri corsi per allenatori per imparare a mettersi nei panni degli istruttori dei propri figli.
Spiega Uras: “Partendo dall’applicazione del safeguarding, essenziale per garantire che tutti i partecipanti possano godere delle attività sportive in un ambiente sicuro e protetto, e dal protocollo Tutela Minori, che riguarda gli abusi nei confronti degli atleti minori, con la stessa metodologia abbiamo esteso il concetto ai genitori, definendo un Codice etico di comportamento che stabilisce molestie e comportamenti inopportuni, valutandone i rischi e le opportune azioni da applicare nell’intento di minimizzarli, se non azzerarli. Il Codice etico si traduce in un honor code da sottoscrivere tra società e genitori, conditio sine qua non per l’iscrizione degli atleti alla stagione sportiva”.