NOVARA – L’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Milano, che ha portato alla luce una complessa rete di frode fiscale, ha travolto anche il mondo sportivo novarese con l’arresto del presidente della NovaRomentin, Guido Presta, e di suo fratello Ivan. L’operazione ha portato al fermo di quattro persone e al sequestro di beni per oltre 95 milioni di euro. Tra gli arrestati figurano, oltre ai fratelli Presta, altri due soggetti del novarese, tutti accusati di aver orchestrato un sofisticato sistema di false fatturazioni.
Il terremoto giudiziario ha colpito duramente la NovaRomentin, il progetto sportivo nato pochi mesi fa dall’unione tra RG Ticino e Pro Novara, con l’obiettivo di rilanciare il calcio locale. Oltre al presidente Guido Presta, tra i destinatari del provvedimento di sequestro figura anche Franco Caressa, consigliere comunale di Novara e direttore generale della NovaRomentin. Il coinvolgimento di figure di spicco del club ha suscitato scalpore e incertezza sul futuro della società sportiva.
Il meccanismo della frode: fatture false e società estere
Secondo le indagini, avviate nel 2022 a seguito di una serie di controlli fiscali, i quattro arrestati avrebbero costruito un articolato sistema di frode basato su false fatturazioni nel settore del commercio di traffico dati internazionale VoIP. Le operazioni finanziarie illecite ruotavano attorno a un meccanismo di “società cartiere” e “società filtro” italiane ed estere, attraverso cui le fatture false venivano emesse e riemesse, consentendo alle società beneficiarie della frode sul territorio nazionale di ridurre il proprio debito fiscale.
(Foto Novaromentin)