BIELLA – Nella goleada bianconera che ha travolto la Fiorentina per 4-0 (articolo completo qui), si è vissuto un lieto fine che ha il sapore di una favola, superando persino la gioia dei tre punti e della vetta in classifica in solitaria. A siglare il gol nel finale, infatti, è stata Martina Rosucci, che nel post partita ha raccontato ai microfoni di Piemonte Sport le emozioni del suo ritorno al gol in maglia bianconera, dopo un lungo infortunio che l’ha costretta a rimanere lontana dai campi.
Una Juventus compatta non solo nella solidità del gioco proposto da Massimiliano Canzi, ma anche nello spogliatoio: sì, perché la magia di questa Juventus sembra trarre la sua energia proprio da un gruppo di amiche, prima che di compagne in campo. L’esempio lampante di tale incanto, è la numero 8 bianconera Martina Rosucci, la “Regina di Torino“, come viene soprannominata dai tifosi bianconeri, che nella serata di lunedì 30 settembre 2024 ha fatto vivere una vera e propria favola disneyana ai presenti allo Stadio Lamarmora-Pozzo.
Allo scadere del secondo tempo, una brillante Vangsgaard continua a stupire e impensierire la difesa viola: al 43’st. ,dopo una grande avanzata in area, la numero 14 sceglie di passare il pallone alla subentrata Rosucci che, con la fascia di capitana al braccio, spinge il pallone nella porta ormai vuota.
Un gol che, in termini di risultato, era poco significativo ma che, in termini emotivi, ha saputo far emozionare anche il tifo avversario: il sorriso in volto di Rosucci, la lunga corsa della panchina e della squadra per abbracciare la compagna, l’inno dei tifosi sugli spalti a inneggiare la rete della capitana intonando “la Regina di Torino“e il lungo abbraccio con papà Raffaele a fine partita, ci ricordano ancora una volta perché amiamo questo sport e che no, non è solo un gioco, ma è molto di più: è una forza in grado di consentirti di essere quella luce in fondo al tunnel che, anche nei momenti di difficoltà, trova il modo di farti rivivere la gioia e la passione di un tempo.
“I tifosi hanno sempre avuto un coro per me, quindi li ringrazio con tutto il cuore”, esordisce Rosucci in conferenza stampa, “questo giorno è un miracolo, lo era già stato il rientro in campo dopo tanto tempo, ma segnare un gol era un qualcosa che andava oltre la mia immaginazione: questo è sinonimo di quanto sia squadra questo gruppo. L’abbraccio con mio papà? Gli avevo detto di non venire, perché pensavo di non giocare, ma è venuto lo stesso quindi sono corsa ad abbracciarlo”.
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