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Il Punto di Davide: tra la scomparsa del dribbling, talenti in crescita e i protagonisti del weekend in Serie D ed Eccellenza

di Andrea Musacchio
30 Settembre 2024 4 min lettura

Torna come ogni lunedì la rubrica Il Punto di Davide, approfondimento a cura di Davide Lanzafame sul calcio dilettantistico piemontese. Un appuntamento più gustoso del solito, grazie ai risultati provenienti dalla Serie D e dall’Eccellenza, oltre all’approfondimento su giocatori come Ghia, Della Valle, Marchisone, Pennati, Zunino e un focus sulla scomparsa dai campi da calcio del… dribbling.

Ciao Davide, partiamo dalle partite che hai visto nel fine settimana (Chisola-Oltrepò e Alpignano-Cuneo). Grande vittoria dei vinovesi, può essere l’episodio giusto per risalire la classifica?

“Nel Chisola ha fatto la differenza il ritorno di Kamal Rizq. Il suo impatto nel match è stato importante, poiché è un giocatore che smuove gli equilibri in questa categoria. Dall’altra parte ho visto un Oltrepò molto giovane, dove il più ‘anziano’ era un classe 2002. Al momento, è una delle squadre più in difficoltà e il Chisola ha sfruttato bene l’occasione. Sicuramente questa vittoria è un’iniezione di fiducia: quando non arrivano i risultati non è mai semplice. Mercoledì avranno un bel banco di prova contro il Novaromentin: sarà uno scontro molto interessante”.

Cosa ci dice l’ultimo turno del girone A di Serie D?

“Credo che, continuando di questo passo, tra 5 o 6 turni si formeranno i classici due blocchi: le 7-8 squadre che lotteranno per non retrocedere e quelle che si giocheranno i playoff e il primo posto. È abbastanza naturale, il divario tra le formazioni che puntano al vertice e quelle che mirano alla salvezza è netto”.

Secondo te Varese e Vado rimangono le favorite, ad oggi?

“Sì, per me Varese e Vado rimangono le favorite. Sicuramente il Vado non è partito bene, ma ha una rosa importante e può risalire. Il Bra è partito fortissimo, ma io resto dell’idea che il Città di Varese potrebbe essere la favoritissima. Per quanto riguarda l’Asti, devo dire che è in linea con le aspettative: stiamo parlando di una signora squadra. Mi è dispiaciuto, invece, per il Borgaro, che non ha fatto punti a Genova contro il Ligorna. Sono contento per Zunino, che si sta confermando un giocatore importante anche per la Serie D. Il ragazzo è forte e dà la sensazione di essere determinante in ogni momento”.

Ci sono altri giocatori che ti hanno impressionato?

“Mi è piaciuto anche Dalmasso. È un giocatore estremamente interessante, come Ghia del Settimo. Non solo per l’aspetto tecnico, ma anche per quello caratteriale. Tatticamente è molto importante: sa fare le due fasi e recupera tanti palloni. Nel ruolo di mezzala/trequartista, insieme a Della Valle, è uno dei centrocampisti più forti dell’Eccellenza. In Serie D, invece, mi è piaciuto molto Pennati, classico vertice basso con ottime doti di inserimento: credo che ne sentiremo parlare. Mi dà l’idea di essere un ragazzo valido e ha caratteristiche importanti per poter fare il salto di categoria”.

Esiste un nuovo Davide Lanzafame? Mi spiego: oggi non si dribbla più. La tua figura è mitologica nel calcio attuale.

“Concordo, oggi è difficile vedere una giocata di qualità in una partita. Non si punta più l’uomo. Se devo fare un nome, direi Marchisone del Chisola. Ha tanta personalità, è capace di puntare l’uomo e fare la differenza. Ha delle belle caratteristiche, usa entrambi i piedi e crea superiorità numerica. È un ragazzo importante”.

Questa assenza di dribbling nelle partite è dovuta a un aspetto tattico?

“Penso di sì, la tattica è parte del discorso complessivo. Credo che i giocatori offensivi debbano essere determinanti. Al giorno d’oggi, il nostro parco attaccanti è carente, e mi riferisco in generale. Basta guardare la Nazionale: non abbiamo gli attaccanti di un tempo. Questo si vede già nei settori giovanili e in Serie D. Dobbiamo essere bravi a incentivare i giocatori di qualità. Se si sbaglia un dribbling, è giusto che si riprovi”.

Torniamo sull’Eccellenza: il Cuneo è una corazzata?

“Intanto voglio fare un complimento a Berta, perché le due salvezze ottenute nelle ultime due stagioni equivalgono a due miracoli sportivi. Per l’Alpignano, che ha tanti giovani in rosa, non sarà facile ripetersi. Perdere contro il Cuneo, comunque, ci sta: i biancorossi hanno uno strapotere offensivo di un’altra categoria. Dalmasso, Ponsat e anche Galfrè fanno letteralmente la differenza. Non mi aspettavo, invece, la sconfitta dell’Alba Calcio in casa: per la Luese è un grande risultato. Lo stesso vale per il Borgosesia, capace di vincere a Baveno. Il derby di Settimo è stato un bello spettacolo: Violette e Pro Eureka hanno dato vita a una partita maschia, interpretata nel migliore dei modi. Devo ammettere che il Settimo di Berta mi piace per come interpreta le gare. Dopo due salvezze di quel calibro, che corrispondono a due campionati vinti, con questa squadra può togliersi delle belle soddisfazioni. Secondo me può lottare per un posto nella zona playoff. Tornando al girone B, il Pinerolo sta dando continuità e vince le partite in maniera netta. Rignanese sta facendo un ottimo lavoro: non era facile ripartire dopo la retrocessione dalla Serie D”.


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