KL Pertusa e Olympic Collegno “fanno calcio” e regalano spettacolo: a Torino un 5-5 che sa di storia

TORINO – In uno dei match più spettacolari del weekend calcistico, KL Pertusa e Olympic Collegno hanno regalato una partita da ricordare, terminata sul rocambolesco risultato di 5-5. Valida per la seconda giornata del girone D di Prima Categoria, la gara ha messo in luce pregi e difetti di entrambe le squadre, ma soprattutto ha tenuto con il fiato sospeso i tifosi presenti, che non hanno avuto un attimo di noia.

Il KL Pertusa è partito forte, portandosi avanti di tre gol già alla mezz’ora. La squadra di casa ha colpito duramente grazie alle reti di Filograno, Bergendahl e Bommaci su rigore, che sembravano aver chiuso l’incontro fin dalle prime fasi. L’Olympic Collegno, però, ha trovato la forza per reagire, e al 42’ Mastromatteo ha accorciato le distanze, riaprendo la partita. Poco prima della fine del primo tempo, El Kadmiri ha riportato il KL Pertusa sul doppio vantaggio, mandando le squadre negli spogliatoi sul punteggio di 4-1.

La ripresa ha visto l’Olympic Collegno entrare in campo con tutt’altro spirito. Mastromatteo, ancora lui, ha firmato il 4-2, seguito dalla rete di Diagne che ha portato il match sul 4-3, riaccendendo le speranze degli ospiti. Quando Filograno, a sette minuti dal termine, ha siglato la sua doppietta personale, sembrava che il KL Pertusa avesse definitivamente chiuso i giochi, portandosi sul 5-3.

Ma le emozioni non erano finite. Due minuti dopo, Petrarota ha riaperto la gara, segnando il gol del 5-4. Gli ospiti, ormai carichi di adrenalina, hanno continuato a spingere fino all’ultimo secondo, e al termine di un recupero interminabile, al 49′, Amatulli ha trovato la rete del pareggio, facendo esplodere di gioia la panchina dell’Olympic Collegno.

Una partita epica, che ha visto continui ribaltamenti di fronte, azioni mozzafiato e una girandola di gol che ha entusiasmato il pubblico. Un 5-5 che, nonostante le incertezze difensive, ha mostrato la grande voglia di entrambe le squadre di non mollare mai.


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