TORINO – I media parlano di un’ascesa senza freni del movimento femminile eppure, nella sostanza, il calcio femminile non sembra suscitare alcun interesse. La realtà è che, sebbene ci sia un crescente entusiasmo attorno al movimento, la partecipazione e il seguito rimangono limitati, per non dire nulli. Questa situazione, dolorosa ma veritiera, emerge con chiarezza dalla decisione della Femminile Juventus di chiudere i battenti e di non partecipare a nessuna competizione nella stagione 2024/2025.
Fondata nel lontano 1978, la storica società bianconera è stata uno dei pilastri del calcio femminile piemontese e italiano, motivo per cui la notizia rappresenta una sconfitta per l’intero movimento.
Negli anni, la Femminile Juventus ha visto tra le sue fila personaggi di spicco come Rita Guarino, contribuendo significativamente alla crescita e alla visibilità del calcio femminile nel nostro paese. La decisione di interrompere l’attività, non solo lascia un vuoto nel panorama sportivo piemontese, ma pone anche un serio interrogativo su quale sarà, nel concreto, il destino del calcio femminile italiano.
Quesiti che, allo stato attuale, lasciano poche, se non nessuna, risposta positiva.