OULX – Vi sono storie che segnano profondamente il quotidiano di una comunità, cambiandone radicalmente l’aspetto. La vita è ordinaria e immutata nel suo scorrere inesorabile del tempo: la sveglia che suona troppo presto, l’odore del caffè che proviene dalla cucina, i libri mal riposti nello zaino, una giornata tra i banchi di scuola e l’attesa dell’allenamento nel tardo pomeriggio, fanno parte, o hanno fatto parte, del quotidiano della più comune delle persone.
Eppure, l’ironia beffarda del destino, certe volte irrompe violentemente sulla quiete della monotonia giornaliera e la trasforma in tempesta; una disattenzione, frutto dell’innocenza dei sedici anni, in un destino troppo amaro per essere concepito, è quanto successo a Virginio Viglione, strappato alla vita in un incidente ferroviario nel 2011.
Da quel giorno, lo scorrere del tempo della comunità valsusina è stato certamente inesorabile, ma mutato per sempre, in una ferita profonda e impossibile da sanare; ma è proprio da questo dolore che, gli affetti più cari e i ragazzi delle scuole del territorio, si riuniscono ogni anno per mantenere vivo il ricordo di Viglione nel Trofeo intitolato e dedicato al ragazzo.
Nel corso della manifestazione, che si svolge presso il centro sportivo di Oulx, gli istituti del territorio ( Des Ambrois, Oulx; Frejus, Bardonecchia; Formont, Oulx; Liceo Rosa, Susa/Bussoleno; ITIS Ferrari, Susa; Galileo Galilei, Avigliana; Pascal, Giaveno; Majorana, Grugliasco) si sfidano in una competizione divenuta ormai sentitissima e attesa durante tutto l’anno scolastico.
Nell’edizione del 2024, svoltasi martedì 4 giugno, erano presenti oltre 600 ragazzi sulle tribune, che hanno trascorso una giornata di sport e scuola riuniti nel ricordo dell’ex portiere dell’Alpignano.
L’Istituto Majorana si è aggiudicato la vittoria del trofeo: ITIS Ferrari e Des Ambrois si sono posizionati rispettivamente sul podio come seconda e terza classificata (in ordine di menzione).
Una giornata trascorsa all’insegna dello sport, dell’amicizia e della scuola che restituisce, anche solo per un giorno, un po’ di quella monotonia che appare scontata, ma così perduta.