Davide Lanzafame a PS: “Vi dico dove vado, Serie D? Punto al progetto. Dal ct dell’Ungheria i complimenti più belli”

TORINO – Davide Lanzafame è pronto a ripartire. Dopo l’ottima esperienza in quel di Borgaro, conclusa con la vittoria del campionato di Eccellenza (girone A), il giovane tecnico, ora sul mercato, inizia a guardarsi intorno. Lanzafame, come ampiamente dimostrato in questi mesi, ha le idee chiare: poco importa la categoria (Serie C, Serie D o addirittura Eccellenza), il tecnico punta ad un progetto serio, che gli permetta di crescere ulteriormente. Il suo sarà sicuramente il nome di punta di questa estate. In pochi mesi ha dimostrato subito di essere un tecnico aziendalista e vincente: il miglior connubio possibile.

Quando hai deciso di lasciare Borgaro?

“Abbiamo parlato con la società qualche giorno dopo la vittoria finale. Ci siamo parlati, ognuno ha fatto le sue considerazioni e poi si è deciso di interrompere il rapporto, ovviamente in maniera cordiale ed amichevole. Quindi posso solo dire grazie al Borgaro, alla società e a Mimmo Cicciù, che mi hanno dato la possibilità di partire”.

Il prossimo obiettivo?

“Mi piacerebbe andare in un posto dove si possa fare calcio in maniera sara. Sarei presuntuoso se dicessi che cercherei una Serie D per vincere. Voglio solamente un ambiente sano, dove possa esprimere le mie idee. L’importante è che si possa fare calcio in maniera corretta”.

Il telefono squilla?

“Per adesso non c’è niente di concreto, sono onesto. La prima cosa che ho voluto fare è stata quella di parlare con il Borgaro. Adesso però sono pronto a parlare con altre società. Aspetto una chiamata, ripeto che sia un ambiente seri”.

Cosa ti porti da Borgaro?

“Consapevolezza. Siamo partiti male tra Coppa Italia e campionato. Dopo le prime tre partite, lo score era pessimo. Sicuramente non è stato l’inizio che sognavo. Strada facendo ho continuato a lavorare sulle mie idee e sulla testa dei giocatori. Poi è stato fatto un gran lavoro di squadra, sia nello staff che nel gruppo giocatori, che ha ripagato. La società mi è sempre stata vicina e mi ha dato forza”.

La categoria?

“La Serie D mi piacerebbe, ma vincere anche un campionato di Eccellenza non sarebbe male”.

Hai ricevuto qualche complimento in particolare?

“La chiamata che mi ha fatto più piacere è stata quella di Marco Rossi, tecnico che mi ha allenato in Ungheria e attuale ct della nazionale magiara. Lui è un vero e proprio punto di riferimento. A lui chiedo consigli, ho grande stima di lui come tecnico e uomo. Mi ha fatto molto piacere. Per me è la persona più importante, sono stato due volte insieme a Rossi e abbiamo avuto ottimi risultati. In Ungheria è stato un supporto morale. Caratterialmente siamo molto simili”.

Se ti chiamano in Ungheria la prenderesti in considerazione?

“Sicuramente ci sono passaggi da fare. Devo portarmi avanti con la licenza A e Pro. Sono questi i miei primi due obiettivi. Ovviamente queste esperienza sono formative. Se il prossimo anno dovessi allenare, sarebbe solamente la mia terza esperienza da allenatore. In un futuro la prenderei assolutamente in considerazione”.

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