La rivolta di Andrea Amato contro l’Indifferenza del Comitato regionale: continuano le polemiche

ALESSANDRIA – Nella giornata odierna, inizierà il primo turno playoff di eccellenza femminile, valido per ottenere la promozione in Serie C. Negli scorsi giorni, il Comitato regionale è stato sommerso dalle polemiche da parte delle società, che hanno sollevato non solo dubbi e questioni riguardanti le modalità con cui sono state organizzate le modalità di playoff e playout, ma anche di un interesse nullo verso il movimento stesso.

Andrea Amato, giornalista e addetto stampa dell’A.C.F Alessandria Calcio Femminile (vincente del Girone A), era già intervenuto ai nostri microfoni esprimendo solidarietà alla società Femminile Juventus e tutto il suo dissenso per il comportamento del Comitato.

Amato sembra intenzionato a tenere viva la “fiamma della rivolta”, e lancia un nuovo appello sui propri canali social:

Sono profondamente indignato e deluso dalla decisione della Lega Nazionale Dilettanti (LND) Piemonte e Valle d’Aosta di confermare i calendari di Playoff e Playout, nonostante le legittime proteste avanzate da diverse società. Questa decisione è un chiaro segno di disinteresse nei confronti delle realtà calcistiche locali e della volontà delle stesse società che animano il tessuto del calcio regionale.

Da quando nel 2018 ho fatto il mio ingresso nel mondo del calcio femminile, non ho potuto fare a meno di notare l’assenza di iniziative concrete volte a promuovere e sostenere la crescita del movimento. Al contrario, abbiamo assistito a riforme nazionali che hanno ulteriormente messo in difficoltà molte società, tra cui spicca l’organizzazione della serie C a 3 gironi, che ha imposto un aumento spropositato delle spese per le società dilettantistiche.
È inaccettabile che, nonostante le numerose segnalazioni e i chiari segnali di disagio da parte delle società, la LND Piemonte e Valle d’Aosta non abbia adottato alcuna misura correttiva per alleviare le difficoltà finanziarie e organizzative che molti club stanno affrontando.
Inoltre, sorge il legittimo interrogativo: dove sono i progetti per mettere in risalto i campionati e i settori giovanili? Il futuro del calcio risiede nei giovani talenti e nelle strutture che li sostengono, eppure sembra che questa fondamentale componente del nostro sport venga trascurata a vantaggio di interessi a breve termine.
Chiedo alla LND Piemonte e Valle d’Aosta di ascoltare le voci delle società e di agire con responsabilità e lungimiranza per garantire un futuro sano e prospero al calcio regionale. È tempo di mettere da parte gli interessi personali e di lavorare insieme per il bene del nostro amato sport”

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