Ginnastica Fabriano campione d’Italia: tutta la magia delle Final Six di Torino

TORINO – Ci si aspettava una Final Six stellare e così è stato. Il campionato italiano di ginnastica ritmica si è concluso con un esito atteso, il successo della Ginnastica Fabriano, ma prima non è mancato lo spettacolo con un parterre di squadre di ottima levatura. Un livellamento che ha contribuito alla magnifica riuscita di una manifestazione che ha visto la splendida regia di Eurogymnica Torino con il sostegno della Regione Piemonte e il patrocinio della Città di Torino.

Le favorite della vigilia non potevano che essere la campionesse in carica della Ginnastica Fabriano, che tra le propria fila hanno Sofia Raffaelli e Milena Baldassarri. Entrambe saranno protagoniste alle prossime Olimpiade e, oltre a questo, il club marchigiano ha concluso al primo posto la regular season con un discreto vantaggio su tutte le inseguitrice. Secondo posto per la Raffaello Motto Viareggio e terzo per l’Associazione Sportiva Udinese.

Al Pala Gianni Asti di Torino, l’evento ha preso il via con l’esibizione della Squadra Nazionale Italia di ginnastica Ritmica. Le ragazze guidate dalla Direttrice Tecnica Emanuela Maccarani hanno alzato il sipario subito in grande stile, introducendo una competizione da brividi.

LE SEMIFINALI

Le semifinali a sei squadre hanno visto partire la Ginnastica Fabriano contro l’Armonia D’Abruzzo Chieti. La supremazia delle marchigiane è stata netta, anche se le abruzzesi hanno tutt’altro che sfigurato andando anche a prendere il punteggio più alto nelle clavette.

Lo scontro più bello, più intenso è stato sicuramente quello tra l’Udinese e Forza e Coraggio Milano. Le lombarde, seste nella regular season, si sono portate avanti vincendo sia nel cerchio che nella palla. Ma è qui che le ragazze guidate dell’allenatrice Spela Dragas hanno tirato fuori tutto il loro potenziale. Una chiave di svolta, dopo le comunque buone prestazioni di Anastasia Simakova al cerchio e Gaia Mancini alla palla, è arrivata con l’esibizione di Tara Dragas alle clavette. La ginnasta è stata autrice di una prova sontuosa che ha riaperto i giochi. Decisivo dunque il nastro dove Isabelle Tavano è stata impeccabile portando le friulane in finale (punteggio complessivo più alto).

A raggiungere Fabriano e Udinese è arrivata Raffaello Motto Viareggio che ha avuto la meglio nella sfida contro le pluricampionesse italiane di San Giorgio 79 Desio. Fantastiche le toscane in una semifinale dove a vincere sono state anche le due tifoserie che si sono fatte sentire tantissimo.

LA FINALE

Altri applausi a scena aperta per un’esibizione epica delle Farfalle e via alla finalissima a tre. Inizio tutto di marca viareggina con la tedesca Darja Varfolomeev, campionessa del mondo in carica, che ha superato il muro dei 36 punti con la sua esibizione con il cerchio. Fabriano (terzo parziale per Talisa Torretti) è stata costretta ad inseguire.

Ci ha pensato Sofia Raffaeli e rimettere la finale sui binari giusti per le marchigiane. La doppia esibizione con palla e clavette ha portato la situazione con le toscane in perfetta parità. Prima dell’ultima prova, quella del nastro, Fabriano e Viareggio sono arrivate in testa insieme con 7 punti, con Udinese a 4.

La Ginnastica Fabriano ha schierato Milena Baldassarri che ha nel nastro il suo grande punto di forza. Un’esibizione di spessore che è valsa il punteggio migliore (davanti ad un’ottima Tara Dragas) e la vittoria generale. In un Pala Gianni Asti tutto esaurito la Ginnastica Fabriano si è confermata campione d’Italia.

PLAYOFF SERIE A2

Prima della Final Six si sono svolti anche i playoff di Serie A2 che hanno avuto un epilogo pazzesco. Opera Roma ha raggiunto la promozione in Serie A1 dopo che sia nella somma dei punteggi speciali che in quelli degli attrezzi era finita a pari merito con Albachiara Lucca. La promozione è dunque stata decisa in base al miglior posizionamento delle romane nella regular season. Tanti applausi per le toscane con Alessia Rigato che ha commosso il pubblico presente con l’esibizione con la palla sulle note di ‘Tutto quello che un uomo’ di Sergio Cammarriere.

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