Torneo delle Regioni, Sicilia e Sardegna regalano spettacolo nella categoria femminile

FINALE LIGURE – Delle quattro partite giocate tra Sicilia e Sardegna, quella femminile è stata per larghi tratti la migliore per tecnica e costruzione di gioco. Il 3-1 a favore delle siciliane nasconde la gran mole di gioco prodotto dalle calciatrici sarde, ottime in vari frangenti della sfida.

Il primo tempo risulta essere una gara subito gagliarda con tanta grinta, cattiveria agonistica e ottimi fraseggi. Le due squadre si affrontano con geometrie tattiche notevoli giocando un calcio moderno fatto di pressing a tutto campo e transizioni verticali molto veloci. Azioni da entrambi i lati fatte di schemi interpretati nelle giuste posizioni. A fine primo tempo le siciliane chiudono in vantaggio ma i giochi restano aperti: al 40′ il vantaggio della Sicilia con una bella azione manovrata in ripartenza e concretizzata da Merlino.

La ripresa tra Sicilia e Sardegna femminile risulta essere ancor più bella della prima frazione di gioco. La Sardegna gioca un calcio pulito geometrico con trame brillanti e precise non riuscendo ad incidere più di tanto nella finalizzazione finale. Cosa che riesce alla grande alla Sicilia corroborante da una prova magistrale della sua trequartista Gattuso che sciorina calcio di alta scuola con lanci al bacio e intelligenza tattica/tecnica superiore alla media. Altre due gol di ottima fattura per le siciliane, che portano a tre il loro vantaggio diminuito nel finale dalla rete della bandiera della Sardegna in ogni caso mai doma. Splendida gara tra due regioni che hanno espresso un calcio aitante e superlativo.

Al 9′ arriva raddoppio Sicilia! Assist delizioso in profondità di Gattuso, imbucata perfetta per Di Salvo che fulmina il portiere in diagonale. Il 3-0 arriva al 27′ grazie alla rete di Fiorillo, pescata in mezzo, stop di petto e mancino vincente. Al 32′ arriva anche il gol della bandiera della Sardegna! Colpo di testa di Sotgia  che accorcia le distanze su cross da corner.

(Ha collaborato Simone Dionigi)

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