TORINO – Le ultime ore in casa Torino femminile sono state burrascose, sollevando dubbi e interrogativi sul modus operandi granata in quella che, di fatto, è una società professionista con una grandissima storia alle spalle, che è impressa nel calcio italiano. Oltre alle dinamiche del tempismo delle scelte tecniche, che non ci competono, vorremmo analizzare la questione con un difficile interrogativo: alla società granata interessano davvero le sorti del comparto femminile? Ad oggi la nostra risposta sarebbe no, o se vogliamo essere più precisi: poco.
Le motivazioni di questa triste conclusione, possono essere attribuite non solo dal modus operandi della società granata, ma anche dalla scarsa (per non dire assente) comunicazione e attenzione destinata alle ragazze sui canali social della società. Le foto di squadra sul sito, due righe (forse una) sul risultato delle gare disputate e l’annuncio del risultato allo stadio prima del fischio di inizio della squadra maschile, sono tutto ciò che viene dedicato alle calciatrici della prima squadra.
Più volte ci siamo chiesti se il calcio femminile sia di reale interesse per le istituzioni e il pubblico italiano: la strada da percorrere è ancora lunga, ma se nessuno ha il coraggio di partire, il traguardo sarà sempre un obiettivo insormontabile. Pare quasi incredibile che una società come il Torino sia così poco interessata a destinare la giusta attenzione alle proprie ragazze, considerando che realtà con una storicità decisamente inferiore rispetto a quella granata sono state in grado di creare un vero e proprio seguito per il proprio settore femminile, consentendo alle atlete non solo di essere seguite, ma anche di sperare in una vita fatta esclusivamente di calcio.
Indipendentemente dalla fede calcistica, chi è appassionato di questo sport conosce bene quelli che sono i valori promossi dalla società granata: passione, sacrificio e inclusione sono sempre stati gli aggettivi che hanno contraddistinto la squadra granata. Il Torino è da sempre la squadra degli ultimi, che lottano contro i forti e non si arrendono mai, nonostante le difficoltà e i momenti bui e i granata, di momenti bui, ne hanno avuti tanti nella propria storia, e, forse, l’essenza e l’amore dei tifosi nei confronti di questa squadra risiedono proprio in quei momenti oscuri.
Un Torino da sempre descritto con il ricordo degli anziani e la passione negli occhi dei bambini, che pare quasi irriconoscibile di fronte alla comunicazione e all’attenzione riservate alle giovani granata. Se poi si pensa al lavoro fatto negli anni dalle cugine della Juventus o dalle vicine colleghe dell’Acf Alessandria, il primo anno nel mondo femminile a livello comunicativo è insufficiente.