TORINO – L’uomo più atteso, il più chiacchierato, colui che troppo spesso è stato messo sotto la lente d’ingrandimento perché (secondo alcuni) doveva dimostrare il suo valore si è recentemente palesato come protagonista dell’attuale stagione della Juventus targata Massimiliano Allegri.
Dusan Vlahovic è tornato anche se, in realtà, non se ne è mai andato. Che dal suo approdo in bianconero non abbia mai brillato così tanto, è un sotto gli occhi di tutti. Ma il suo talento non è mai stato in discussione, anzi. Tra alti e bassi, l’attaccante ha dovuto lavorare sodo per sgrezzare quelle doti con le quali è nato e si è fatto conoscere sul palcoscenico Serie A e del calcio europeo.
Il serbo sta vivendo un momento da Re Mida, dove tutto ciò che tocca diventa oro. Nelle ultime settimane Vlahovic ha fatto scrivere il suo nome sui tabellini dei match disputati dalla Vecchia Signora con una certa costanza. Proprio quella costanza per la quale è stato (troppo) spesso criticato nel corso della sua avventura sabauda.
I dati tra Fiorentina e Juventus
Dal suo arrivo alla Juventus sino ad oggi ha collezionato complessivamente 84 presenze, 34 reti, 8 assist e ha disputato 5868′. Un bottino degno di nota che può certamente essere incrementato. Dall’inizio del 2024 ha segnato con continuità: 1 gol contro la Salernitana e due doppiette rispettivamente contro il Sassuolo e contro il Lecce. Mettendo a segno queste reti ha anche fatto registrare un record personale: contando anche il gol che è valso la vittoria alla Juventus in trasferta contro il Frosinone (1-2 il 23 dicembre 2023), il numero 9 è riuscito a trovare per la prima volta nella sua carriera la rete in trasferta per 3 volte consecutive in Serie A. Il trend di Vlahovic, dunque, è oggettivamente in crescita.
Se si va ad analizzare il rendimento del bomber serbo tra le fila della Fiorentina, ecco che balzano all’occhio dati importanti in prospettiva anche se derivano dal passato. Infatti, con la casacca della Viola, Vlahovic ha complessivamente fatto segnare 108 presenze, 49 gol, 8 assist e ha giocato ben 7070′. Informazioni queste che denotano le qualità del giocatore e fanno ben auspicare per il futuro.
Quale futuro?
Se il numero 9 della Juventus ha faticato, complice anche qualche infortunio fastidioso, a mettere in mostra le sue doti fino a qualche mese fa è altrettanto vero che nell’ultimo periodo sta tornando ad essere l’attaccante visto in quel di Firenze. Mettendo a confronto i dati registrati sino ad ora in bianconero con quelli ottenuti in viola, sembrano esserci tutti i presupposti per veder crescere ancora Vlahovic.
Attorno al bomber suonano sempre le sirene dei club esteri, complice anche la questione legata al prolungamento del suo contratto. Ma il ventitreenne e la Vecchia Signora avranno tempo per discutere di tutto: in questo momento, il focus è incentrato sul campo. La classifica vede attualmente in testa la Juventus, con l’Inter che deve tuttavia recuperare il match contro l’Atalanta.
Domenica 4 febbraio, alle ore 20.45, Vlahovic e compagni sfideranno i nerazzurri capitanati da Lautaro Martinez in un Derby d’Italia che si preannuncia caldissimo. Nella sfida del girone d’andata erano stati proprio il serbo e l’argentino ad andare in gol (1-1 il 26 novembre 2023). E chissà che, al ritorno, non sia proprio uno di loro a spostare l’ago della bilancia. Lo scudetto, infatti, passerà anche per i piedi pregiati e educati dei due attaccanti.