Il progetto Agonismo Solidale
Dopo aver coinvolto negli allenamenti le fasce deboli della società, Cennerazzo inizia un vero e proprio percorso che ha portato col tempo dignità ed entusiasmo ad una fascia dimenticata. Adulti e ragazzi diversamente abili si sono riscoperti come dei motivatori. La disabilità, infatti, non è più vista come un impedimento, bensì come energia mentale utile per gli allenamenti di atleti solidali. Nascono così gli allenamenti condivisi tra persone con diverse esigenze, dove la seduta diventa un momento inclusivo: tutti trovano un metodo per sentirsi protagonisti senza essere strumentalizzati. Delle vere e proprie preparazioni atletiche con condivise tra atleti, disabili e anziani. Il progetto prende forma velocemente e diventa subito un successo (la sala stracolma di ieri ne è la prova). Grazie ai numerosi volontari che sono ruotati intorno a Mauro in questi mesi, ma soprattutto alla mental coach Sara Taroni, figura chiave nel dare quel senso di professionalità ai motivatori.