SUSA – Niente è impossibile. Ce lo dimostra Francesco, che con i suoi soli 11 anni, nonostante le difficoltà e il caldo, è uno dei più giovani maratoneti che oggi, domenica 25 giugno, ha percorso i tortuosi sentieri della via Francigena Marathon arrivando fino all’anfiteatro della città di Susa.
Una camminata ludico-motoria non competitiva che conosce molto bene la Val di Susa perché da cinque anni, con il sopraggiungere dell’estate, valsusini e non solo ne intraprendono i fatidici 45 km: distinti in più percorsi a partire da Avigliana, attraversati dal suggestivo Sentiero dei Principi e con il traguardo finale a Susa. Tantissimi gli aspiranti e i professionisti, singoli, gruppi e famiglie che si sono cimentati quest’oggi lungo i sentieri della Valle di Susa. Una domenica speciale, perché animata dal grande senso condivisione e spirito di mettersi in gioco. Proprio perché alla portata di tutti, i percorsi della Via Francigena della Val di Susa sono variegati: dall’half marathon con tratto Avigliana – Villar Focchiardo circa 23 km all’easy marathon: Avigliana – Susa km 40 (senza passaggio alla Sacra di San Michele) o ancora la Sacra di San Michele marathon: Avigliana – Sacra di San Michele – Susa.
Indispensabile l’organizzazione logistica del percorso che anche quest’anno è stata curata nei minimi dettagli dell’ASD Rivoli: a partire dal tracciamenti, ai 10 punti ristoro dislocati lungo il percorso, all’assistenza sanitaria della task force della Croce Rossa del Comitato di Villardora, fino alle scope, cioè le volontarie che recuperano e motivano gli ultimi corridori che faticano a giungere all’arrivo.