Con l’eliminazione dell’Accademia Borgomanero e del Cuneo ai playoff nazionali, la stagione dell’Eccellenza piemontese è ufficialmente finita ed è tempo di bilanci. Come ogni stagione sportiva, c’è chi festeggia e chi si lecca le ferite. Senza ombra di dubbio nei gironi A e B sono RG Ticino ed Alba Calcio le squadre ad aver ottenuto il massimo quest’anno: grazie a due rimonte incredibili, si sono aggiudicate la promozione in Serie D. Tra i migliori si piazzano anche Alpignano, Vanchiglia, Pro Villafranca, Accademia Borgomanero e Città di Cossato.
Il pagellone del girone A
RG Ticino, voto 10. Una rimonta da urlo, che si è conclusa con la vittoria del girone A. La stagione dei verdegranata è stata veramente di qualità, anche se aiutata dal mercato. Quando tutto ormai sembrava perduto, l’RG Ticino è riuscita a trovare una serie di vittorie consecutive, compreso lo scontro al vertice con la Biellese, in grado di ribaltare tutto. Bravissimi.
Biellese, voto 7.5. Quest’anno ha l’alibi di non essere partita per vincere e di costruire per il futuro. Certo, il rammarico di essere stati in vetta per diverse settimane e di aver perso il campionato di pochi punti è tanto, ma le premesse sono più che rosee.
A.Borgomanero, voto 8.5. In pochi avrebbero scommesso sui rossoblù, che si sono rivelati una squadra ostica e ben organizzata. Solo la Lavagnese è stata in grado di frenare il sogno Serie D.
Borgaro, voto 6. Doveva essere la stagione del riscatto, ma qualcosa è andato storto. Dopo una prima stagione da urlo, che ha visto per diverse giornate i gialloblù primi in classifica, la squadra di Cacciatore si è spenta sul più bello. Ora il nuovo corso affidato a Lanzafame per puntare in alto.
Città di Cossato, voto 8. Una grande stagione. Se in pochi avrebbero scommesso sul Borgomanero, lo stesso si può dire per il Cossato. Vera sorpresa del girone e outsider per la corsa ai playoff fino alla fine. Una stagione che difficilmente verrà dimenticata.
Aygreville, voto 6.5. Forse si poteva chiedere qualcosa di più alla compagine della Valle d’Aosta, ma in fin dei conti le squadre costruite per vincere erano altre.
Volpiano Pianese, voto 7.5. Al primo anno di vita è arrivata la finale di Coppa Italia e una salvezza più che comoda. Il lavoro di Licio Russo è stato più che ottimo, peccato che non continuerà il suo percorso con le foxes, i presupposti per migliorarsi c’erano tutti.
Settimo, voto 6.5. Dopo la passata stagione ci si aspettava qualcosa di più dai ragazzi di Mario Gatta, ma alla fine la squadra si è agevolmente salvata e i giovani presenti nella rosa sono cresciuti e maturati come da programma.
Pro Eureka, voto 7. Qui il voto più difficile. Se si pensa alla rosa costruita in estate con l’obiettivo di tornare in Serie D, e si guarda la classifica finale, allora il voto è insufficiente. Ma se si contano le numerose disavventure vissute dai ragazzi di Sandro Siciliano e la posizione della Pro a poche giornate dal termine, la salvezza è un vero capolavoro.
Oleggio, voto 5.5. Dagli orange ci si aspetta sempre qualcosa di più. Il cambio in panchina ha rasserenato gli animi e portato la salvezza, ma gli obiettivi di inizio stagione erano diversi.
Alicese Orizzonti, voto 6. Seppur con qualche ansia, la salvezza è arrivata senza grossi problemi. Stagione nella norma per l’Alicese, che si è tolta lo sfizio di battere qualche big nel percorso.
Verbania, voto 6. Anche qui la salvezza è arrivata nel finale di stagione, dopo qualche paura di troppo. Verbania a due facce quello di quest’anno, capace di impressionare e sorprendere (in negativo) allo stesso tempo. Alla fine il voto è sufficiente.
Briga, voto 5.5. Per la rosa allestita, il Briga ha fatto il campionato che doveva fare. Anzi, dalla paura ultimo posto, e quindi retrocessione diretta, si è arrivati ai playout da giocare in casa. Forse questa è stata la più grande delusione dei novaresi, che non hanno saputo sfruttare il fattore campo nell’impegno più grande della stagione.
Alpignano, voto 8. Una grande impresa. Nessuno avrebbe pensato che l’Alpignano potesse salvarsi per budget ed esperienza all’interno della rosa. Eppure, dopo una grande rimonta, i torinesi sono riusciti ad ottenere l’obiettivo ai playout in trasferta, da grandi sfavoriti. Una stagione da incorniciare.
Venaria, voto 4. Troppo brutti per essere veri. Il Venaria lascia clamorosamente l’Eccellenza dopo una stagione giocata clamorosamente al di sotto delle proprie possibilità. Dopo una buona partenza, i cervotti sono incappati in una serie di risultati negativi che hanno portato alla retrocessione diretta.
Baveno, voto 5. Forse si poteva arrivare almeno ai playout, ma il calcio è questo e dalle parti di Baveno lo sanno benissimo. La stagione, per chi ha vissuto nelle zone basse di classifica, è stata letteralmente imprevedibile, vista la presenza di squadroni come Pro Eureka e Venaria. Certo, qualcosa di più si poteva fare.