NAPOLI – La diciottesima giornata di Serie A si è aperta con una super sfida che ha affascinato gli appassionati di calcio. Napoli-Juventus è stata una partita capace di entrare senza freni nella storia del calcio italiano, oltre che in quella del club partenopeo: il 5-1 rifilato dagli uomini di Spalletti ai bianconeri non solo porta gli azzurri a +10 proprio sulla Vecchia Signora, ma un segnale a tutto il campionato. Il Napoli ha giocato un calcio sontuoso, spinto dal pubblico sugli spalti del Maradona.
Napoli-Juventus: primo tempo
Tra le note liete per i bianconeri c’è stato il ritorno alla titolarità di Federico Chiesa. Il Napoli ha cercato subito di far girare palla per andare in avanti ma la Juventus si è mostrata inizialmente compatta. Al 12′ Kvaratskhelia ha battuto un calcio d’angolo ma non sono nate occasioni per i suoi. Un minuto più tardi Osimhen ha provato a beffare Szczesny dopo aver superato Bremer ma non ci è riuscito. Ed è stato proprio il numero 9 che ha portato in vantaggio i partenopei al 14′: gol di testa dopo una respinta del portiere bianconero.
Nei primi 15′ della gara il Napoli è riuscito a dominare sotto il punto di vista del gioco e la rete di Oismhen è stata la chiosa di questo momento del match. La Juventus ha cercato di reagire dopo il colpo subito: al 20′ Di Maria ha calciato dal limite dell’area avversaria ma ha colpito la traversa della porta protetta da Meret. In questa occasione, la difesa della squadra di Spalletti ha commesso una superficialità rendendo possibile l’azione.
Al 26′ Milik ha colpito di testa un pallone servitogli da Kostic ma Meret si è fatto trovare pronto facendo sua la sfera. La Juventus, dunque, poco alla volta ha provato a rispondere agli avversari che hanno dovuto prestare ancor più attenzione. Con il passare dei minuti, la pressione della squadra di Allegri è cresciuta ma il Napoli ha saputo tenere botta.
Dopo aver subito un momento di pressione da parte della Juventus, il Napoli ha riordinato le idee ed è riuscito a rimettere ordine per pungere i bianconeri. Infatti, al 39′ è arrivato il raddoppio con Kvaratskhelia che ha infilato il pallone in rete su assist di Osimhen. La Juventus, però, non si è persa d’animo e al 42′ ha trovato il gol con Di Maria che ha segnato su sponda di Milik. Sul secondo gol dei partenopei e su quello della Juventus, le difese hanno commesso qualche leggerezza di troppo. Al 44′ Danilo ha rimediato un’ammonizione per un fallo su Kvartskhelia; anche Baldini (collaboratore tecnico di Spalletti) è stato ammonito.
L’arbitro Doveri ha concesso 2′ di recupero. Quasi sul finire dell’extra-time Meret è stato provvidenziale nel salvare su un possibile autogol dei suoi. Il primo tempo è terminato 2-1. Il Napoli si è mostrato subito grintoso e ben organizzato, con un gioco propositivo. Tuttavia, qualche disattenzione di troppo si è ravvisata in difesa. La Juventus dal canto suo ci ha messo un po’ a carburare e, dopo aver subito 2 reti, ha comunque trovato la forza di reagire accorciando le distante. Anche per i bianconeri, è da segnalare qualche imprecisione di troppo nel reparto arretrato.
Napoli-Juventus: secondo tempo
Nella ripresa Elmas ha sostituito sin da subito Politano che ha riportato qualche problema fisico nel primo tempo. Nei primi minuti della seconda frazione di gioco, le due squadre non hanno proposto molto. Tuttavia, con il passare del tempo, al 54′ il Napoli è andato vicino al gol con Osimhen che ha raggirato Danilo e Bremer ma ha trovato pronto Szczesny. Al 55′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Kvaratskhelia è riuscito a far arrivare palla a Rrahmani che ha messo a segno la terza rete del Napoli. Allegri ha scelto di effettuare due cambi al 56‘: Paredes per Locatelli e Kean per Milik. Il numero 5 della Juventus è uscito non in condizione perfetta a causa di un contrasto fortuito avvenuto precedentemente con Osimhen.
Il Napoli non è apparso ancora sazio e il numero 9 dei partenopei ha cercato di nuovo il gol al 59′. La squadra di Spalletti, nonostante il vantaggio, ha lavorato per incrementare il tabellino mettendosi in luce con un gioco propositivo e frizzante. A riprova di ciò, al 65′ Kvaratskhelia ha servito un buon pallone ad Osimhen che ha siglato di testa il 4-1. Quattro minuti più tardi è stato proprio il giocatore georgiano a scaldare i guantoni di Szczesny che ha parato con sicurezza evitando il peggio.
Al 70′ Mario Rui ha lasciato il posto a Olivera: anche per Spalletti, dunque, forze fresche in campo. La Juventus ha accusato il colpo e al 72′ ha subito il 5-1: a firmare per i partenopei è stato Elmas su assist di Di Lorenzo. Dopo la rete subita, Allegri ha scelto di inserire Miretti e Iling-Junior al posto di Di Maria e Chiesa. Nonostante l’ampio vantaggio, Spalletti ha voluto perfezionare ancora la sua squadra: al 79′ fuori Osimhen e Zielinski per Raspadori e Ndombelè.
Per la squadra di Allegri, sino a questo momento del match, è stata una partita difficile non solo per alcuni errori commessi a livello difensivo ma anche per la costruzione di trame di gioco capaci di pungere. All’83′ dentro Soulè per Rabiot. Spalletti ha deciso per un altro cambio all’88′: fuori Kvartskhelia e dentro Lozano. L’arbitro ha concesso 3′ di recupero nei quali non si sono ravvisate azioni salienti.
Napoli-Juventus si è chiusa 5-1. La squadra di Spalletti ha proposto un gioco spumeggiante, concreto e ricco di trame capaci di portare alla via della rete. In questo modo ha consolidato la vetta della classifica, portandosi a 47 punti. Dal canto suo la squadra di Allegri non è riuscita a creare molti pericoli e il periodo in cui è venuta maggiormente fuori è stato intorno alla metà del primo tempo, prima di arrivare al gol del momentaneo 2-1.
La Juventus non ha mostrato la giusta determinazione e, complici alcune disattenzioni di troppo in difesa, ha subito troppo un Napoli in forma smagliante. In questo modo i bianconeri restano a 37 punti in classifica, al pari del Milan che domani dovrà affrontare il Lecce. Domenica 22 gennaio alle ore 20.45 la Vecchia Signora sfiderà l’Atalanta ma prima dovrà affrontare il Monza agli ottavi di finale di Coppa Italia.