Dal Piola di Novara al Sivori di Sestri Levante, passando per il De Paoli di Chieri. Tre stadi, tre storie. Il 2022 del girone A di Serie D passa per queste coordinate. Tra conferme e sorprese, si può aggiungere. Sì, perché se lo scorso anno era facile immaginare il Novara di Marchionni come super favorito per la vittoria finale, in pochi quest’anno potevano pensare che il Sestri Levante partisse così bene, ottenendo un vantaggio dalla favorita Sanremese di ben 14 punti (matuziani con due gare in meno). In pochissimi, invece, potevano pensare che Stefano Sorrentino potesse diventare il presidente del Chieri. Dalla Serie A alla Serie D, con biglietto pronto per ritornarci. Impossibile non menzionarlo nel ricordo di questo anno.
Da Novara a… Sestri Levante: un anno di dominio
Due squadre diverse, ma così vicine. Novara e Sestri Levante sono le facce della copertina di un 2022 elettrizzante per quanto riguarda la quarta serie italiana. La sola presenza degli azzurri è stato un plus per tutto il girone, sia per visibilità che per storia. Inutile negare che per molti calciatori andare a giocare al Piola (dove soli pochi anni fa ci giocavano campioni come Ibrahimovic, Totti, Del Piero, Milito…) è stato un sogno, o quasi. Un campionato prima dominato dai piemontesi, poi riaperto grazie alla determinazione e la qualità della Sanremese e poi nuovamente chiuso. Dodici mesi tra i dilettanti e nulla più, ma quante storie rimaste imprigionate negli spogliatoi. A raccogliere l’eredità dei piemontesi ci ha pensato il Sestri Levante, che inanellando tredici vittorie consecutive (diciotto gare senza sconfitte) sono diventati i padroni del girone. Un vero e proprio carro armato, fatto di giovani forti e di qualità. Un progetto sportivo che è finalmente sbocciato, dopo anni di lavori dietro le quinte. Ora si attende la conferma anche nel nuovo anno, ma questa prima parte di stagione è stata da sogno.
Sorrentino chiama, Chieri risponde: al De Paoli l’inizio di una nuova era
Pensate ai ragazzini del Chieri. Dall’ammirare in tivù Stefano Sorrentino sfidare Cristiano Ronaldo, a trovarselo come nuovo presidente. Se non è un sogno, beh poco ci manca. Il fulmine a ciel sereno di questo 2022 è sicuramente questo. Il Chieri è e sarà la squadra con più occhi addosso da qui ai prossimi anni. Ad oggi la società azzurra è un cantiere aperto. Se il settore giovanile viaggia con risultati importanti in tutte le categorie, la prima squadra è in continua rivoluzione. D’altronde l’obiettivo di portare il Chieri sempre più in alto passa anche da questi momenti. Come il Chievo, certo. Scherzando, quattro lettere su sei sono uguali. Stesso destino? Chissà. Intanto il primo passo è stato fatto. Se non ci saranno grosse sorprese, il 2023 sarà l’anno degli azzurri.