Gran Bretagna, è già crisi di governo: la premier Liz Truss rassegna le dimissioni dopo 44 giorni in carica

Record a Downing Street per la premier meno longeva della storia britannica. La – oramai ex – prima ministra britannica Elizabeth Truss ha rassegnato le dimissioni quest’oggi, giovedì 20 ottobre 2022, dopo soli 44 giorni di governo. Un mandato iniziato il 6 settembre, pochi giorni prima della morte della regina Elisabetta II, deceduta l’8 settembre, poco dopo aver conferito l’incarico alla leader del partito conservatore.

La discesa del governo Truss è infatti iniziata proprio subito dopo la celebrazione dei funerali reali. Il mini budget ultra conservatore del 23 settembre e i tagli alle tasse della popolazione britannica più abbiente hanno inaugurato il crollo della sterlina: il 3 ottobre Truss è stata costretta a fare inversione di marcia e a revocarlo. A seguire un’escalation di dimissioni. Il 14 ottobre, di fronte al disastroso fallimento del piano finanziario, si è dimesso il cancelliere dello Scacchiere, Kwasi Kwarteng. Ieri il ministro dell’Interno Suella Braveman.

Oggi è toccato a Liz Truss, che ha deciso di dimettersi lasciando il caos all’interno del partito conservatore. Truss spiega di non essere stata in grado di adempiere agli obiettivi di mandato per i quali è stata eletta, vale a dire una maggiore crescita economica: “Riconosco, data la situazione, di non poter mantener fede al mandato in base al quale sono stata eletta dal partito conservatore – dichiara Truss in uno statement pronunciato di fronte a Downing Street -. Ho parlato con sua maestà il Re per informarlo che mi dimetto da leader del partito conservatore“.

Dopo le dimissioni della premier britannica Liz Truss, insorgono i laburisti e i LibDem che rimarcano la necessità di tornare al voto. “Servono subito elezioni generali“, ha affermato il leader del Labour, Keir Starmer. Nel suo statement Truss ha spiegato che, in accordo a Graham Brady, presidente del comitato dei parlamentari del comitato 1922, è stato definito un calendario in base al quale la sua posizione verrà sostituita entro il 28 ottobre, dunque tre giorni prima del dibattito sulla legge di bilancio. “Sono entrata in carica in un momento di grande instabilità economica e internazionale – ha detto Truss -. Le famiglie e le imprese erano preoccupate su come pagare le bollette. La guerra di Putin in Ucraina minaccia la sicurezza del nostro intero continente“.

Sono solo 3 i candidati in lizza per succedere a Lizz Truss come leader del partito conservatore. Il comitato 1922 ha precisato che, alla luce delle nuove regole appena approvate, occorrerà il supporto di almeno 100, dei 350, deputati per partecipare alla contesa.

Chi è Liz Truss?

Nata a Oxford il 26 luglio 1975, figlia di un docente di matematica e di un’infermiera, due elettori Labour. Laureata in filosofia, politica ed economia al Merton College di Oxforduna e una breve carriera da contabile, Liz Truss è entrata in Parlamento nel 2010. La sua militanza inizia nel 1998, scalando mano a mano le gerarchie del partito conservatore. Il 5 settembre è stata eletta leader dei conservatori, succedendo quindi a Boris Johnson. In origine sostenitrice del Remain per il referendum sull’uscita dall’Unione europea del 2016, Truss si è riposizionata politicamente in linea con il suo partito diventando in breve tempo una Brexiter intransigente, sottolineando la sua lealtà a Boris Johnson. Il suo modello è la lady di ferro, Margaret Thatcher, sia come identità del Partito Conservatore, che come stile di esercizio della leadership.

 

 

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