Verso Italia-Brasile, Danesi: “Attenzione a Gabi, noi stiamo arrivando al 100%”

Tra le protagoniste di questo Mondiale dell’Italia c’è sicuramente Anna Danesi. La centrale bresciana quest’anno sarà uno dei volti nuovi dell’AGIL Volley Novara. Oltre al CT Mazzanti anche lei ha parlato alla vigilia della semifinale contro il Brasile.

La Danesi fa il punto tra la vittoria sulla Cina e l’imminente sfida con le verdeoro: “Vedo una squadra in crescita già a partire dalla sconfitta contro il Brasile. Contro la Cina abbiamo fatto comunque una bella partita, diversa da quella che avevamo fatto tre giorni prima. Quindi vedo una partita diversa anche in semifinale contro il Brasile che non sarà sicuramente come quella dell’altro giorno. Perché noi siamo cresciute e abbiamo capito che contro di loro abbiamo fatto tantissimi errori. Ci aspetta una bella partita contro una delle squadre più in forma di questo Mondiali. Noi pian piano stiamo arrivando al 100%”.

I punti di forza del Brasile sono ben chiari a Danesi: “Bisogna prestare attenzione a Gabi perché in questo momento è il loro attaccante che fa la differenza, a prescindere dal fatto che non è solo questo momento ma in generale. Servirà battere bene per evitare che facciano il loro gioco con i centrali e poi in muro e difesa sono forti per cui dovremo fare in maniera di avere colpi diversi rispetto a quelli che abbiamo fatto l’altra volta”.

La centrale di Novara ha individuato il punto di svolta: “Siamo in continua crescita. Il set più brutto, a parte il terzo con la Cina, è stato quello con il Giappone. Da lì secondo me c’è stata una bella svolta e sono contenta del fatto che abbiamo ricominciato a giocare come sappiamo. Io mi sento bene, mi piace come gioco perché sono tranquilla. Non mi sento alcuna pressione addosso, mi sto solo divertendo e secondo me è il frutto di quello che ho fatto in questi anni e grazie anche a Orro e la nostra affinità in attacco è cresciuta tantissimo e nei momenti importanti si vede. Il muro poi è sempre stato una mia caratteristica”.

Nel 2018 l’Italia si prese il soprannome di ‘ragazze terribili’: “Siamo ancora ragazze terribili e questo si vede nel nostro gioco. Quando giochiamo come sappiamo non ce n’è per nessuno. Siamo tutte più cresciute per cui mi piace pensare che siamo donne terribili ora. La pressione? Dopo l’esame che ho dato sto leggendo e guardando serie tv per evitare di pensare sempre alle partite”.

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