L’emozione non ha voce. Comunica attraverso gli occhi, i gesti ma soprattutto i fatti. Ieri sera, martedì 11 ottobre, è stato presentato il libro Via dalla zona di comfort: verso nuove emozioni sportive, scritto da Mauro Cennerazzo e Sergio Poletti. Un libro tratto da una storia vera, quella dei due autori, raccontata in una sala piena al Don Puglisi di Rivoli. All’incontro hanno partecipato tra gli altri la vicesindaca del Comune di Rivoli, Laura Adduce, l’assessore allo Sport, Andrea Filattiera, le Dragonesse di Avigliana e alcuni Ironman, tra cui Pesce, Cimmino e Trussardi. Al termine della presentazione è stato inaugurato l’albo doro dell’atleta solidale con il sottofondo musicale curato da Raffaele Scali, in arte dj Shark.
Via dalla zona di comfort: verso nuove emozioni sportive
Il libro come detto in apertura racconta le avventure sportive di Sergio e Mauro, atleti di età molto diversa, che si sono trovati dopo aver affrontato due differenti percorsi di vita. Il punto che unisce le due linee parallele è il Triathlon, come svelato dalla giornalista di Luna Nuova Eva Monti, moderatrice della serata, la quale si è avvalsa della voce di Beppe Castiglione per leggere alcuni passaggi del libro.
La loro è un’avventura: dopo aver deciso di abbandonare la zona di comfort, i due decidono di affrontare una lunga serie di esperienze sportive coinvolgenti. Sergio, per superare la sopravvenuta monotonia dell’amato podismo, a sessantadue anni si cimenta per la prima volta nel Triathlon: un’occasione unica per affrontare nuove sfide sportive, superare i propri limiti e riguadagnare così una inaspettata seconda giovinezza. Mauro, giovane sedentario sovrappeso, si incammina lungo il percorso di una fulminea crescita sportiva che lo porta in breve tempo a iscriversi alla gara di Triathlon più dura al mondo. Coinvolge nei suoi allenamenti le fasce deboli della società, e da loro riceve una sorprendente energia che lo travolge, conducendolo infine al successo nell’avvincente sfida con sé stesso.
Il progetto Agonismo Solidale
Dopo aver coinvolto negli allenamenti le fasce deboli della società, Cennerazzo inizia un vero e proprio percorso che ha portato col tempo dignità ed entusiasmo ad una fascia dimenticata. Adulti e ragazzi diversamente abili si sono riscoperti come dei motivatori. La disabilità, infatti, non è più vista come un impedimento, bensì come energia mentale utile per gli allenamenti di atleti solidali. Nascono così gli allenamenti condivisi tra persone con diverse esigenze, dove la seduta diventa un momento inclusivo: tutti trovano un metodo per sentirsi protagonisti senza essere strumentalizzati. Delle vere e proprie preparazioni atletiche con condivise tra atleti, disabili e anziani. Il progetto prende forma velocemente e diventa subito un successo (la sala stracolma di ieri ne è la prova). Grazie ai numerosi volontari che sono ruotati intorno a Mauro in questi mesi, ma soprattutto alla mental coach Sara Taroni, figura chiave nel dare quel senso di professionalità ai motivatori. Durante la serata è stato possibile provare la bicicletta che permette agli atleti di allenarsi con i motivatori: il mezzo sarà a disposizione dell’associazione Gruppo Interforze di Mauro Cennerazzo fino a Natale.
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