Così il tecnico sulle difficoltà della prima frazione di gioco: “Il primo tempo sapevamo che sarebbe stato difficile perché sappiamo come giocano qua nel torinese. Hanno un approccio alla partita diverso. Poi noi ci alleniamo ormai da anni su un campo sintetico, patiamo le seconde palle, i controlli brutti non li aggrediamo. Poi arriviamo qua rimaneggiatissime, abbiamo giocato un primo tempo con due terzini nel trio d’attacco, quindi non è stato proprio semplicissimo”.
Nella ripresa l’atteggiamento è cambiato subito: “Il secondo tempo, considerate le dimensioni del campo abbiamo deciso di stringere la difesa e sacrificare un po’ di ampiezza – ha spiegato Rolando -. Giocare palla qua non è proprio la cosa che ci caratterizzava e allora abbiamo deciso di attaccare la profondità al meglio che potevamo. Con l’ingresso di Marta Favaro che ha delle qualità pazzesche per l’età che ha e lo ha già dimostrato l’anno scorso. Poteva farne altri due: la traversa, il tiro fuor”i.
La soddisfazione non può che essere tanta: “Sono contento perché siamo storicamente una squadra che calcia poco in porta e quindi ho visto un approccio diverso – conclude Davide Rolando -. Finalmente abbiamo fatto anche gol sulle palle inattive che tra l’altro abbiamo provato venerdì. La soddisfazione c’è”.